DnD 5e: all’inseguimento

I nostri eroi sono davanti alla casa della megera Dorotea. Quest’ultima e la megera Guglielma giacciono ai piedi dei nostri eroi.

la casa della megera
la casa della megera

La terza, Adelina, sussurrando qualcosa con voce roca, si tuffa nella palude e sparisce alla vista.
Probabilmente ci ha solo mandato a quel paese.
Matteo cerca di capire cosa abbia detto, inutilmente.
La sensazione è che siano state solo parolacce. Lorena a sua volta non riesce a capire nulla di quanto ha sussurrato la megera, ma poi si ricorda che in quanto essere fatato probabilmente ha detto qualcosa nel linguaggio degli esseri fatati, che lei non conosce.
Piero propone a Lorena di provare a convincere un alligatore a riportarla indietro ma la druida gli fa notare che, innanzitutto non ci sono alligatori in vista ed in secondo luogo, probabilmente non è possibile convincere le creature controllate dalle megere a rivoltarsi contro di loro.
Lorena in compenso, nel tentativo di trovare i coccodrilli, vede, dal limitare degli alberi, sbucare due figure molto grosse (più di due metri d’altezza). Sono Orog e Shia, i due mezzi ogre.

Orog e Shia
Orog e Shia

Lorena avvisa gli altri un po’ preoccupata. “Aspetta, sono quelli buoni” dice Piero, “quelli che difendevano le driadi”. Orog ha in mano una enorme clava, Shia ha un’ascia.
I due escono dal folto degli alberi con fare circospetto e sorridono ai nostri eroi. Il gruppo ricambia il saluto.
Si sono portati dietro Pixie e Spiritelli che appaiono svolazzando intorno ai mezzi ogre, e sembra stiano festeggiando.
Matteo solleva le teste, mozzate con fatica alle megere, e le mostra soddisfatto ai nuovi arrivati.
Piero soddisfatto afferma “Abbiamo due megere di meno”.
Accanto a Orog arrivano Jason e Kor, con l’arco spianato. Da uno dei tronchi di albero spunta una delle driadi, Pellinea, la quale si guarda intorno e dice “Dovremmo aver sistemato il problema serpenti”. Sia i due mezzi ogre che i due fauni hanno evidenti segni di ferite, anche loro hanno avuto uno scontro.

Pellinea
Pellinea

Matteo riflette: “Questo spiega perché mentre abbiamo affrontato tre megere non si è scatenato il mondo a loro difesa”. Evidentemente le driadi hanno deciso di approfittare del fatto che i PG dovessero tornare dalle megere per venire ad aiutare a costo di avventurarsi in territorio ostile. Hanno affrontato i serpenti perché ogni megera ha il proprio corpo di guardia e questa area qua era l’area dei serpenti e non c’erano coccodrilli e ragni.”
Pellinea dice “ Abbiamo approfittato di voi, me ne rendo conto, ma abbiamo deciso di seguirvi e aiutarvi. Non abbiamo potuto arrivare in tempo allo scontro con le megere, perché non appena entrate nel territorio siamo stati assaliti da un nugolo di serpenti”. Tutti hanno diverse ferite che lo testimoniano.
Non si vedono le altre due driadi, né Aleanora.
Muscy chiede alla driade se è morto qualcuno nel loro scontro.
“No siamo stati fortunati, i serpenti sono stati un compito alla nostra portata” risponde Pellinea.
Muscy confessa: “Una megera ci è scappata”.
“Ah questo potrebbe essere un problema” ribatte Pellinea. Un “Grazie al c.” si alza corale dal gruppo di eroi.
La driade aggiunge: “Dovremmo trovare l’ultima megera. Se ci date una mano ovviamente vi daremo una ricompensa”
Matteo, deciso a non vendersi per poco, afferma: ”Parliamo bene della ricompensa”
Jason si avvicina verso il gruppo ed apre una sacca, tira fuori una serie di fialette e le porge a Piero.
Sono dieci fiale di guarigione. Piero se le mette nella sacca, in fondo nessuno è stato ferito.
Ci sono tre altre fiale contenenti un liquido più scuro e appiccicoso, che servono per curare il veleno. Inoltre, se il gruppo aiuterà nella caccia all’ultima megera, avrà in cambio qualcosa di magico da Cassinea.
“Non è che riesci a fare qualcosa per aiutarci a togliere le tiare” ne approfitta per chiedere Piero ma la driade scuote la testa.
Jason tira nel frattempo fuori un secondo sacchetto di pelle e lo dà a Muscy.
Muscy apre il sacchetto: dentro c’è una decina di gemme.
Piero perquisisce le megere morte per vedere se hanno qualcosa di interessante. Le spoglia, ma a parte incubi per il resto della sua vita, non ottiene null’altro.
Matteo chiede di dare fuoco ai due corpi. Barbecue sia, grazie a Piero.
Matteo e Morsac si avviano verso la casa. Aprono la porta pronti ad affrontare i serpenti. L’arredamento sembra cambiato: non c’è traccia di serpenti. Laura raggiunge i due per aiutare ad esaminare la casa.
Né Matteo, né Laura, né Marco trovano nulla.
Pellinea nel frattempo dice agli altri: “dobbiamo esaminare tutti i rifugi della megere”.
Lorena ha la sensazione di poter seguire le tracce in acqua delle megere. Risata generale. Alla fine si ricorda che le megere sono esseri fatati, che in quanto tali non lasciano tracce nel proprio territorio.
La driade entra per esaminare la casa ma non vede nulla di utile.
Piero però sente uno scricchiolio sotto i piedi e solleva una tavola del pavimento. Sotto questa trova due fagotti: sono due oggetti dentro due stracci. Apre un fagotto, e scopre una sfera di cristallo appoggiata su di un piedistallo con il simbolo di una fiaccola.
Andrea lancia divinazione del magico tramite un rituale che dura dieci minuti per capire se è magico, imitato da Lorena che inizia a rollare.
Piero apre l’altro fagotto: un’altra sfera, su di un piedistallo, questa volta con il simbolo di un occhio.
“L’occhio e fiamma sono le stesse decorazioni sulle tiare”, esclama il paladino.
Piero avvicina la faccia alla sfera, sbatte gli occhi e si concentra sulla palla con la fiammella. Dopo un po’ la sfera si illumina e appare dentro un’immagine strana che fa un po’ girare la testa. Vede se stesso che guarda dentro la sfera, che contiene l’immagine di sé stesso che guarda dentro ad una sfera, che contiene l’immagine di se stesso… etc… Poi la scena zoomma verso l’esterno, fino a mostrare tutta la zona circostante.
Muscy prova la stessa cosa sulla sfera con l’occhio. Stesso risultato.
Laura propone che Piero e Muscy si scambino le sfere per vedere cosa succede.
Vedono entrambi la stessa cosa, l’altro che guarda nella sfera.
Conclusione: le sfere sono delle telecamere che puntano alle tiare.
Andrew e Lorena terminano i rispettivi rituali e si concentrano sulle tiare, che emettono un’aura di abiurazione, necromanzia e divinazione, mentre le sfere hanno solamente un’aura di divinazione.
Laura tiene la sfera di Muscy, Piero si tiene la propria.
Piero esce con tutti gli altri ed appicca il fuoco alla casa, che brucia velocemente.
Mentre Andrew chiede se qualcuno ha dei marshmallow, Lorena dice “Di qua seguitemi”.
All’improvviso appare Fabrizio e il gruppo si dirige verso la casa dei ragni, guidati dalla solita imbattibile (nel cercare tracce) Lorena.
Matteo, per non saper né leggere né scrivere, resta vigile e controlla attorno a sé. Ha la sensazione di vedere qualcosa che si muove intorno al gruppo. Avvisa gli altri, poi diventa tutt’uno con la foresta e sparisce.

ragni
ragni

Nessuno è sorpreso di vedere arrivare due grossi ragni, grossi come pony. Di fianco a loro un piccolo sciame di ragni grossi come cani, dieci in tutto.
Dietro ai due ragni mostruosi ci sono due ettercap, gli uomini ragno, che avevano fatto da guide al gruppo tempo fa. In più altri due ragni enormi e bianchi si affiancano ai nemici, e Lorena li riconosce come ragni fase.
Orog e Shia stanno per lanciarsi contro i ragni grossi ma la voce della driade dal folto della foresta alla sinistra del gruppo esclama “E’ una imboscata! Orog, Shia, venite qua ad aiutare, gli altri restino ad affrontare il nemico che avete trovato!”. I due mezzi ogre quindi scattano verso la voce di Pellinea insieme a Jason e Kor e spariscono alla vista. Pixie e spiritelli erano già invisibili per conto loro.
Matteo, che si era nascosto percependo il pericolo, riesce ad agire prima di tutti, incendiando le ragnatele che vede nell’area. Il fuoco si espande rapidissimo e si spegne quasi subito, ma ha bruciato tutte le ragnatele.
Morsac attacca uno dei ragni blu e bianco e lo colpisce con l’arco.
Il gufo di Fab attacca il ragno che Morsac ha già colpito, cercando di tenerlo impegnato. Fab cerca a sua volta di colpirlo con l’arco ma lo manca.
Piero con l’arco lungo attacca lo stesso ragno fase. E lo ferisce.
Il Ragno gigante in mezzo al gruppo dei nemici parte alla carica e velocissimo attacca Lorena, la manca e si ritrova in mezzo al gruppo dei PG.
Un ragno più piccolo si cala da un ramo e morde Morsac, che viene anche avvelenato.
Un altro ragno piccolo si cala su Fab e cerca di morderlo, ma l’agile ladro si scansa ed evita di essere morso.

Ettercap
Ettercap

Matteo punta gli ettercap e ci si lancia contro con una acrobazia. Fa una capriola tipo ginnasta russa che gli viene così bene che parte l’applauso dal gruppo e la paletta con il voto 9 – 9 – 9 – 9. Anche il ragno scavalcato esclama “Apperò!”. Matteo cerca di attaccare l’ettercap ma lo manca. L’ettercap sembra esclamare “Ottimi preliminari, peccato per la perdita di erezione dopo, ma non ti preoccupare, non è colpa tua, può capitare a tutti”.
Muscy decide che è ora di usare il suo soffio infuocato verso la maggior concentrazione di ragni, si fa largo tra i compagni ed un cono di fiamme erutta dalla sua bocca. Ne fanno le spese un paio di ragni più piccoli, mentre il ragno gigante, i due ettercap e Matteo sono colpiti solamente di striscio.
Un altro ragno piccolo si avventa su di Piero ma riesce solo ad aggrapparsi, senza però riuscire a morderlo. Un altro ragnetto si lancia su Fab, e lo morde ferendolo poco ma avvelenandolo.
Il ragno bianco che era stato ignorato appare all’improvviso davanti al dragonide e con un feroce morso lo lascia in fin di vita.
Il ragno gigante non ancora impegnato si avventa su Morsac ma Andrew da bravo paladino interviene in protezione. Il ragno, ostacolato, non riesce a ferire Morsac, che reagisce d’istinto con la scimitarra. E gli fa una bella ferita.
Un ennesimo ragno piccolo piomba addosso a Laura, che se lo leva di dosso al grido di “che schifo!”.
Laura ignora poi il piccoletto per cercare di attaccare il ragno bianco che ha quasi ammazzato Muscy, ma lo manca.
Un altro ragno piccolo attacca Lorena ma la ferisce solo con un graffio.
L’ettercap attacca Matteo con un morso ed un’artigliata e lo ferisce seriamente.
Lorena interviene in soccorso del dragonide e con un incantesimo di cura ferite riesce a portare un po’ di sollievo a Muscy. Lorena poi si riporta nelle retrovie mettendosi in posizione di difesa.

ragno fase
ragno fase

Morsac attacca il ragno bianco che è ancora addosso a Muscy, al primo colpo lo manca, però con grande foga nell’impeto esegue un’altra azione e con un affondo lo colpisce e lo lascia davvero malridotto.
Il ragno piccolo che era ancora addosso a Morsac cerca di morderlo ma non riesce a perforare l’armatura del guerriero.
Fab decide di attaccare lo stesso ragno bianco con la spada corta, lasciando cadere l’arco. L’attacco ha successo ed il ragno fase stramazza al suolo, Fab raccoglie l’arco ma non fa a tempo a fare altro perché sparisce di botto.
Piero si concentra su di un incantesimo “raggio rovente” e dalle sue dita partono tre raggi di fuoco, due diretti sul ragno enorme vicino a Muscy e Morsac, uno su di un ettercap. Il primo raggio manca il ragno gigante ma il secondo lo becca bruciacchiandolo un bel po’, con l’ultimo colpisce anche l’ettercap.
Il secondo ragno gigante attacca Andrew, e lo ferisce seriamente.
Andrew, malridotto, fa un passo indietro e si cura, imponendo le mani su se stesso.
Piero viene aggredito dal ragno piccolo che aveva su di sé, che però non riesce a trovare un punto scoperto da mordere.
Matteo attacca uno dei due ettercap e gli fa un po’ di male, poi si concentra ed usa il proprio Chi per mettersi nella posa detta “difesa del paziente”.
Muscy fa un passo indietro per togliersi dall’area di minaccia del ragno enorme e cerca di lanciare un attacco con un Eldritch Blast contro il secondo ragno fase, ma lo manca.
Un altro ragno piccolo attacca però Piero e lo ferisce ad una gamba.
Il ragno piccoletto ignorato prima da Laura decide di farsi sentire e le fa un graffio che però brucia tantissimo come un taglio di un foglio di carta: è avvelenata!
Il secondo ragno fase appare di fianco a Muscy ma questa volta il dragonide riesce a schivarlo.
Il ragno gigante impegnato con Morsac invece riesce a mordere il guerriero con tutta la sua forza e lo lascia incosciente a terra.
Lorena nel frattempo viene morsa da un altro ragno piccolo, che però non le fa tanto male.
Nel frattempo gli ettercap stanno continuando ad attaccare Matteo. Il primo riesce a ferirlo nonostante il monaco fosse in posizione di difesa.
Laura inferocita attacca il ragno gigante che ha appena steso Morsac. Lo colpisce in pieno con la greataxe e lo apre in due. Morto.
Nel frattempo un altro ragno piccolo attacca nuovamente Lorena e la colpisce continuando a farle piccole ferite che la druida ignora tenacemente.
Il secondo ettercap cerca a sua volta di attaccare Matteo, ma questa volta la manovra difensiva del monaco riesce.
Lorena fa un passetto indietro e lancia un incantesimo con cui evoca uno spirito guaritore, che appare proprio sopra il petto di Morsac, il quale è sdraiato a terra privo di sensi.
Un altro ragno piccolo che stava cercando a sua volta di mordere Lorena non ci riesce perché dal nulla appare Gastòn, lo spiritello, che lo uccide con uno spadino.
Il gruppo comincia a sentire delle urla intorno a loro.
Nota
Riepilogo check di avvelenamento falliti:
Valico
Ascanio
Fiona

 

 

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