Giochi di ruolo

Introduzione ai Giochi di ruolo
In un gioco di ruolo (noto anche come GDR o RPG, dall’inglese Role Playing Game) i giocatori assumono il ruolo di personaggi in un mondo immaginario o simulato, con precise e a volte complesse regole interne. Ogni personaggio è caratterizzato da svariate abilità a seconda del tipo di gioco, generalmente descritte tramite punteggi (ad esempio, forza, destrezza, intelligenza, carisma e così via).

Il termine gioco di ruolo è spesso utilizzato indistintamente per descrivere tipologie di giochi diverse:

  • un gioco da tavolo, attorno al quale si riuniscono un gruppo di persone, avvalendosi di supporti quali carta, matite, dadi ed occasionalmente miniature.
  • un genere di gioco per computer e console, derivato in origine dal primo e basato su concetti abbastanza simili, giocato da una sola persona o da più utenti, tipicamente connessi attraverso internet.
  • un genere di Gioco di ruolo online, dove nei vari siti internet chiamati anche città virtuali, il giocatore crea il proprio personaggio che crescerà all’interno della società scelta con le regole dettate dal gestore di tale città e che di solito rispecchiano quelle generiche dei giochi di ruolo da tavolo.

Dai giochi da tavolo è derivato anche il gioco di ruolo dal vivo, che impegna in sessioni live (dal vivo) giocatori in costume e durante le quali vengono a volte utilizzate anche repliche di armi e coreografie marziali, a seconda del genere.

Storia

Il termine gioco di ruolo trae origine dalla storia della psicologia; infatti, il primo a coniare il termine Role Play fu Jacob Levi Moreno negli anni ’50; dopo aver sperimentato nel 1921 il “teatro della spontaneità”, nel 1930 era emigrato negli Stati Uniti mettendo a punto la tecnica dello psicodramma, ancora oggi utilizzata in psicoterapia, dove il paziente recita, con l’aiuto di alcuni assistenti, un avvenimento del suo passato per lui conflittuale ove vi sia un antagonista, dopodiché i ruoli s’invertono ed il paziente si trova a recitare la parte del proprio antagonista per cercare di capire ciò che il suo antagonista ha provato in quel momento.

Il gioco di ruolo inteso come attività ludica discende invece dal wargame, (gioco di guerra, ossia simulazione di guerra tramite l’utilizzo di miniature), nato nel 1913 quando lo scrittore di fantascienza Herbert George Wells pubblicò un breve manuale di regole di gioco per i soldatini di stagno. Nel 1971 Gary Gygax pubblicò una piccola estensione per il wargame Chainmail (gioco) che includeva le armi medievali e alcuni elementi fantasy come draghi, magia, eccetera. Sulla base delle regole dettate da Gygax, successivamente Dave Arneson adattò un’ambientazione chiamata Blackmoor, dove furono inventati maghi ed eroi che vincendo gli avversari diventavano più abili e più potenti, introducendo il concetto di esperienza. Dopo una fitta collaborazione tra Gygax ed Arneson, nel 1974 nacque la prima edizione di Dungeons & Dragons (spesso abbreviato D&D o DnD), considerato il primo gioco di ruolo moderno, che ha avuto una grande influenza sugli altri giochi sviluppatisi in seguito.

Se in un normale gioco da tavolo una pedina rappresenta una squadra di soldati, nei primi GDR rappresentava invece un singolo soldato. Ogni giocatore controllava un singolo personaggio nei minimi dettagli, descrivendone le azioni. I primi giochi di ruolo, al pari di Dungeons & Dragons, traevano quasi esclusivamente ispirazione dal genere fantasy e ponevano grande enfasi sul combattimento e sulla magia, ma nel corso degli anni hanno abbracciato quasi tutti i generi letterari e cinematografici, dalla fantascienza al giallo all’Horror; nel contempo si sono sviluppati regolamenti che pongono maggiore attenzione allo sviluppo della personalità dei personaggi. Una delle caratteristiche originali dei Giochi di Ruolo, che certamente ha favorito il successo del genere, è infatti la capacità evolutiva di ogni personaggio, che può continuare ad evolvere di partita in partita, tipicamente sotto il controllo dello stesso giocatore, migliorando le proprie risorse ed abilità o acquisendone di nuove, arrivando a costruire una vera e propria esistenza virtuale, che può durare per anni.

Elementi del gioco

I giochi di ruolo da tavolo vedono in genere i personaggi organizzati in un gruppo (o più raramente in più gruppi), con una certa missione collettiva da completare (tipicamente detta quest) all’interno di un dungeon o ambientazione. Vi è poi la presenza di uno (o più) master (da Dungeon Master), che si può definire come il narratore e l’arbitro della partita: il master dà il via alla partita, descrive lo scenario, sovrintende al rispetto delle regole, calcola (con l’ausilio di vari dadi a più facce, nei giochi in cui ci sono) le probabilità di successo di una data azione, comunica il risultato ai giocatori, muove i mostri e talvolta alcuni personaggi secondari di complemento (anche detti png). La riuscita del gioco dipende in larga parte dalla bravura del master. Le partite possono avere una durata molto lunga, sessione dopo sessione, anche per vari mesi o anni.

Nella versione di GDR per computer il complesso ruolo del master è svolto dal computer.

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