Il diario di Brakko – Sessione 14

marinaio
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Isola sconosciuta

Abbiamo cercato invano di raggiungere una tregua con le sirenidi, ma non ci han risposto. Ci stavano ignorando? O studiando? O erano fuggite?

In ogni caso abbiamo deciso che non aveva senso tornare indietro dai tasloi … ci saremmo trovati tra due fuochi. Dovevamo riuscire a sistemare la questione qua nelle grotte. Abbiamo cercato di spiegare in tutti i modi che c’era stato un frainteso … niente, nessuna risposta.

A questo punto abbiamo deciso di tornare nella grotta dove avevamo combattuto poco prima, sempre con cautela, sempre cercando di spiegare che volevamo interrompere il conflitto.

Nel frattempo Bai era estremamente preoccupato per le condizioni di Lynn … in effetti lo ero anche io, ma a giudicare da quanto non sembra essere riuscito a fare Erlian, temevo per il peggio (ma ho ritenuto che non fosse il caso di far scatenare il fratello, e presumo che Erlian stesso abbia considerato la stessa cosa). Abbiamo deciso quindi di riportarla con noi, di peso.

La grotta sembrava senza uscite a prima vista ma poi, aggirando il trono, abbiamo trovato una scala che scendeva in profondità. Prima era fatta di materiale simile al trono, funghi direi, poi proseguiva con rozzi scalini scavati nella pietra.

Abbiamo deciso di scendere, probabilmente le sirenidi erano fuggite da lì. Dopo un po’ abbiamo raggiunto un’altra grotta, con una pozza d’acqua da un lato e due scalinate ai lati che salivano su di una piattaforma. Sulla stessa una figura umanoide malconcia e barcollante ci teneva d’occhio. Abbiamo cercato di comunicare, ma in tutta risposta lui ha fatto qualche gesto e la pozza d’acqua è letteralmente esplosa e si è sollevata … un elementale di acqua!

Mi spiacque fare di nuovo la stessa scena ma … “Ci sta attaccando!”. Siamo partiti di corsa su per le scale, per affrontare il tizio barcollante. L’elementale si è rivelato piuttosto lento, per cui la nostra scelta è stata corretta. Il tizio è riuscito comunque a lanciare un altro incantesimo, evocando un forte vento in una zona delle scale, che ha rischiato di farci perdere l’equilibrio ed ha strappato di mano l’arco ad Aias.

Bai e Skar, velocissimi son riusciti a raggiungere e freddare il mago, poi ad aiutare Erlian ed Aias e me che cercavamo di tenere a bada l’elementale tenendoci a giusta distanza. Risultato, lotta cruenta ma rapida, non abbiamo quasi subito danni e l’elementale si è dissolto (si, lo so, le creature evocate non restano a lungo, ma fan paura lo stesso).

Abbiamo perquisito velocemente il corpo esanime del mago ma non abbiamo trovato nulla di interessante, per cui ci siamo guardati intorno. C’era un tunnel che partiva lateralmente dalla piattaforma e, con cautela, lo abbiamo imboccato.

Siamo quindi arrivati in una grotta con al centro una struttura piramidale a base quadrata. Nessuno in vista e nuovamente nessuna traccia (il pavimento di pietra non aiuta). Dopo aver esaminato attentamente, sul lato opposto da dove siamo arrivati abbiamo individuato delle mattonelle poste sulla piramide, con dei simboli, un pesce verde ed un cerchio nero. Non siamo riusciti a decifrare o a scoprire meccanismi, per cui siamo andati a tentativi: siam stati fortunati ed Aias è riuscito a far aprire una lastra premendo il pesce. Altra scalinata, altro tunnel.

Seguendo l’ennesimo tunnel con cautela ci siamo ritrovati a sbucare (e per poco a cadere) in una struttura enorme. Una specie di mostruosa stanza di forma cilindrica, con un raggio di più di una decina di metri, con il pavimento ed il soffitto fuori dalla portata della nostra vista e una passerella poco più in basso rispetto a noi che scorreva l’intera stanza per tutta la circonferenza. Sulle pareti si intravedevano almeno una dozzina di altri passaggi simili a quello da cui siamo arrivati noi, posti a diverse altezze. Al centro della stanza un altissimo piedistallo di roccia nera, protetto in cima da una cancellata che avrei detto di argento brunito, con delle rune brillanti ed argentate al centro della piattaforma visibili attraverso una inquietante nebbiolina (a fissarla sembrava di restare affascinati, per cui abbiamo evitato di farlo).

La passerella sembrava consentire per tutta la sua lunghezza di consultare dei bassorilievi in parte colorati, per cui, non avendo altre vie, abbiamo deciso di far calare sulla passerella stessa me, Aias e Bai, i più agili e leggeri, lasciando Erlian e Skar a tenere la corda con cui eventualmente ritirarci su.

Aias ha provato a lasciar cadere una torcia accesa per capire la distanza a cui eravamo, e la nostra curiosità è stata soddisfatta: almeno 50 metri! Molto meglio non cadere!

Una volta sulla passerella ho cominciato ad esaminare i bassorilievi. Erano evidentemente stati fatti in diverse epoche e con diverse tecniche, da semplici sculture nella roccia a disegni intricati ed elaborati con tanto di pietre più o meno preziose incastonate. C’erano raffigurate scene di vita, di nobili, divinità, incantatori. Dopo un po’ di studio sono arrivato alla conclusione che venivano raffigurate scene di vita dell’impero di Nether! La scuola di magia di Nether si credeva perduta! Una scoperta importantissima!

Da quel che capivo dai bassorilievi e mi ricordavo dai miei studi, la scuola di magia di Nether era potentissima, lavorava direttamente la trama e consentiva di fare cose meravigliose, e di manipolare le menti! Un loro arcimago però, cercando di utilizzare i portali a suo comando per raggiungere luoghi remoti, si dice che fosse finito in un piano di pura follia e fosse a sua volta impazzito. Con lui vennero risucchiati in quel mondo anche gli altri maghi del reame e questo probabilmente segnò il destino di Nether.

Purtroppo mentre ero intento ad esaminare tutto ciò devo essermi lasciato sfuggire che alcune delle decorazioni erano pietre preziose. A quanto pare Aias e Bai non son stati con le mani in mano ed hanno cominciato a staccarne qualcuna. Evidentemente però c’era qualche meccanismo di protezione e dopo averne raccolte un po’, si son visti trasformare una pietra che avevano scambiato per uno zaffiro in uno scarabeo ferocissimo (penso uno scarabeo di fuoco se non sbaglio) che ha fatto parecchi danni ai miei alleati prima che riuscissimo a sistemarlo.

Visto che non era visibile alcuna possibilità per uscire da dove eravamo finiti, abbiamo deciso di tornare indietro. Abbiamo supposto che la stanza in cui avevamo affrontato l’elementale, che ci era parsa molto simmetrica, potesse avere una uscita equivalente a quella che avevamo preso sulla parete opposta. Ed avevamo ragione.

Sempre esplorando con cautela, abbiamo trovato una grossa stanza nella quale c’erano alcuni altri umanoidi vestiti da marinai, parecchio stracciati. Allora ci è venuto in mente: i sopravvissuti del relitto della baia!

Abbiamo cercato in tutti i modi di parlamentare ma non c’è stato verso, ci hanno minacciato irremovibili e ci hanno imposto di tornare indietro (han detto che eravamo “quelli che hanno minacciato Assi”). Evidentemente erano sotto il pieno controllo delle sirenidi. Abbiamo chiesto di parlare con Assi ma siamo stati ignorati.

Ci siamo quindi ritirati nella stanza dell’elementale e, dopo aver atteso per un bel po’, abbiamo deciso di rientrare al villaggio dei tasloi.

Lì ci siamo riuniti con Naalandra, che stava facendo progressi nel comunicare coi tasloi, ed a cui avevano raccontato che periodicamente enormi creature simili a granchi attaccavano sirenidi e villaggio, inarrestabili (evidentemente i poteri mentali delle sirenidi poco possono contro creature simili). I prigionieri, i lucertoloidi e probabilmente anche noi, avremmo dovuto essere usati tutti per affrontare i mostri.

Bene, piano nuovo! Abbiamo scritto e fatto recapitare alcuni messaggi in cui proponevamo di collaborare con le sirenidi per difendersi dai mostri, non come nemici ma come alleati, collaborando quindi anche con marinai e barbari, invece che stupidamente combattere tra di noi. Dopo qualche giorno di attesa, finalmente sembra abbiano accettato la nostra proposta, infatti le sirenidi ci hanno raggiunto, in compagnia dei marinai e ben protette, per trattare.

 

 

 

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