Il diario di Brakko – Sessione 09

lacedon
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Isola sconosciuta

Per evitare di finire sugli scogli abbiamo provato a calare l’ancora, ma siam troppo inesperti e l’ancora non sembrava scendere con sufficiente velocità! Ci saremmo schiantati! L’unica soluzione sensata ci è parsa di utilizzare la scialuppa ed in effetti siamo scampati per un pelo.

Il relitto che avevamo intravisto era abbastanza vicino, per cui ci siamo avviati in quella direzione. Man mano che ci si avvicinava un pestilenziale odore di marcio si faceva sempre più forte. Dietro di noi la nostra nave si è adagiata sugli scogli.

Arrivati al relitto la puzza era talmente forte che Bai ha cominciato a vomitare (non lo potevo guardare, altrimenti lo avrei imitato!).

Come abbiam messo piede sul relitto abbiamo notato alcune creature umanoidi, dall’aspetto emaciato. Qualcuno di noi (non so chi) ha sussurrato:”lacedon!” … ho un vago ricordo di aver letto di queste creature, una specie di non morti marini.
Ci hanno attaccato, ci siamo difesi. Erlian è riuscito e distruggerne due, grazie all’aiuto degli Dei, mentre noialtri ci siamo ritrovati nella mischia.

Purtroppo alcuni di noi (Bai ed Erlian per primi, seguiti da Aias) son stati morsi e di conseguenza paralizzati. Era una situazione piuttosto drammatica, visto che praticamente eravamo tutti senza armatura (non consigliabile in un mare agitato). Solo Skar ed io siamo riusciti per un po’ a difendere gli altri …fino al momento in cui anche il barbaro è rimasto bloccato! Ahia! Per un attimo ho sudato freddo … poi ho riflettuto: la paralisi di causata da questi mostri doveva essere temporanea, dovevo guadagnare tempo!

“Heyyyy! Cucùùùù! Sono quaaaa!” ho cominciato a urlare per attirare la loro attenzione, correndo a destra e manca e facendo tutto il possibile per tenerli a distanza dai miei compagni paralizzati e per evitare i loro colpi.

Ha funzinato! (Scommetto che si era capito, perché altrimenti non stareste leggendo questo diario) Uno ad uno gli altri si sono ripresi ed hanno sterminato i mostri!

A questo punto abbiamo ispezionato con cautela il relitto ed abbiamo recuperato un po’ di oggetti interessanti (bracciali e monete, oltre ad un collare di un materiale strano che dovrò esaminare meglio). Un bracciale emanava una debole aura di magia.

Abbiamo poi trovato una gabbia aperta di dimensioni notevoli (due metri per due circa direi), con i lucchetti ella stessa completamente sciolti! (acido?)

Nella cabina di comando abbiamo trovato un diario di bordo quasi completamente rovinato: la nave proveniva da Amn, il capitano si chiama Kallor “falco del mare”. Nella gabbia probabilmente venivano tenuti tra barbari lucertoloidi (tren).

Alla fine nella stiva abbiamo trovato un forziere ancora chiuso ed una giara di terracotta (piena di monete di rame ed argento). Aias non è riuscito a forzare la serratura del forziere, ma “Skar spakka!”.

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