Il diario di Brakko – Sessione 05

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Il barbaro e le pupe

 

Suzail

Ci siamo avviati verso Suzail e per la strada incrociamo una carovana diretta verso la città . Donne, tante, socievoli, estremamente socievoli, pure troppo socievoli. Eh si, quel tipo di donne.

Ci fermiamo per scambiare quattro chiacchiere, poi lo sguardo da cucciolo bastonato di Skar e di Aias ci convincono a lasciar loro godersi un piccolo premio per quanto fatto sinora. Intanto approfitto per raccogliere da Teo Grandarco, il capo carovana, un po’ di informazioni su Suzail (non si sa mai, meglio essere informati quando si visita un luogo simile). In particolare abbiamo avuto qualche ragguaglio della famiglia regnante, Azoun Obarskyr V , il neonato principe, (orfano della madre Tanalasta morta di parto e del padre di lei Azoun Obarskyr IV, ucciso dal Diavolo Drago), la zia Alusair Obaskin reggente, Caladnei la stregona sua consigliera ed amica. Il padre è Rowen Cormaeil, ex nobile ufficiale dei draghi purpurei caduto in disgrazia perchè la sua famiglia si era macchiata di tradimento nei confronti della casa reale. Lui non c’entrava ma venne ugualmente degradato ed assegnato alla squadra di Alusair come esploratore. In una occasione, cadendo vittima di una ilusione maligna disubbidì agli ordini di Alusair e venne considerato nuovamente traditore del Cormyr. Fu trasformato in una creatura d’ombra cadendo in una trappola e di lui non si hanno più notizie. Il matrimonio con la principessa si era comunque tenuto in segreto.

Nota per il futuro, Skar non regge l’alcool. Infatti dopo che Aias era rientrato, soddisfatto, notiamo che le due ragazze che si erano appartate con Skar avevano già concluso. Strano … siamo andati a verificare ed il barbaro era completamente fuori gioco, ubriaco, che se la dormiva alla grande, impossibile da svegliare.
Siccome non avremmo voluto arrivare a Suzail troppo tardi (Ling aveva decisamente bisogno di cure contro la licantropia) abbiamo deciso di lasciarlo alla carovana, lasciando a Teo il compito di scaricarlo al Gatto Nero (ovviamente abbiamo pagato per il disturbo).
In quanto ottimi clienti prima di salutarci ci hanno anche omaggiato i lacci rossi con cui bisogna assicurare le proprie armi a Suzail.

Arrivati in città nel tardo pomeriggio ci siamo subito diretti verso il tempio di Tymora dove grazie al supporto di Leu Lann, una giovane sacerdotessa, abbiamo fatto curare Ling (pagando ovviamente) ed abbiamo anche distrutto il simbolo magico di Talos.
Ci siamo infine diretti al Gatto nero, dove abbiamo conosciuto il gestore Coraetz, un omone scuro di pelle dai capelli però molto chiari, che ci ha accolto gentilmente e ci ha anche fatto vedere Skar, ancora completamente fuori uso, che russava sonoramente in un letto.

Il mattino dopo abbiamo lasciato detto al gestore che saremmo tornati per pranzo e siamo andati in giro per Suzail per visitare la città ed eventualmente fare spese (un po’ di pozioni di cura, che avevamo esaurito negli scontri precedenti). Al ritorno in taverna abbiamo incontrato due inviati, (Robert ed Adam) che si son fatti riconoscere con la parola chiave concordata coi gemelli in precedenza.
Siamo andati in camera loro dove abbiamo avuto modo di parlare con riservatezza e ci siamo accordati per presentarci al più presto alla casa dei Wyvernspour, i quali ci avrebbero introdotto all’ambiente nobiliare e le relative tresche.

Ci siamo quindi recati da questi nobili, che ci hanno invitato a cena e ci hanno spiegato un po’ di cose. Ovviamente erano pienamente al corrente di quanto avvenuto e che ci hanno dato suggerimenti su come comportarci per ottenere udienza presso la casa regnante. In particolare ci hanno invitato ad una festa presso la casa degli Honeyway. Ci hanno anche suggerito come comportarci, quali argomenti trattare e cosa dire, in modo da destare l’interesse della casa regnante stessa e riceve l’invito a corte. Ovviamente ci hanno procurato gli abiti adatti.
Ci hanno anche spiegato che è possibile che veniamo sottoposti ad un interrogatorio con un controllo magico sulle menzogne, per cui dovremo essere ben preparati per evitare di rivelare troppe informazioni compromettenti per i Wyvernspour.

Il giorno dopo lo abbiamo cominciato preparando la nostra versione del racconto. La cosa importante è soprattutto quella di evitare di coinvolgere i gemelli, evitando di parlarne, per cui la base del racconto (che presumiamo dovrò fare io, che sono l’organizzatore del gruppo) sarà la nostra indagine sul rapimento, la scoperta del chierico di Talos (Grigor), lo scontro, la comparsa dell’alleato del sacerdote e la sua fuga.
L’idea è di cercare di evitare di dire che avevamo già saputo che si trattava di Alexander Thundersword: questa informazione l’abbiamo ottenuta semplicemente a Suzail (quando lo avremmo descritto fisicamente durante la festa serale).

Abbiamo poi passato la giornata a fare spese, investendo buona parte del denaro che abbiamo ricevuto dai Wyvernspour per equipaggiarci a dovere presso i migliori armaioli di Suzail (migliori, si, ma CARI).
Adesso siamo i felici proprietari di una katana perfetta (Bai), due armature di cuoio borchiate perfette (Aias ed io) ed una spada perfetta (Skar).
Alla sera siamo andati alla festa e per una volta abbiamo riscosso un discreto successo ed evitato le figuracce che ormai ci contraddistinguono. Sono riuscito ad attirare l’attenzione sul racconto della nostra avventura ed ad ottenere da parte di diversi astanti la conferma dell’identità di Alexander Thundersword.
Questo ha fatto sì che siamo stati invitati a corte dal lord della città, lord Shtavar, per riferire l’accaduto il giorno dopo. Secondo lui probabilmente questa udienza pubblica ci potrebbe anche fruttare il titolo di “pari della città” e sono stato davvero bravo a trattenermi dal dire al lord che Suzail quindi non sarà più una città senza pari.

Il giorno dopo quindi ci siamo recati a Palazzo e ricevuti in mezzo ad una schiera di Cavalieri dei draghi purpurei e di Maghi della guerra. Sul trono Alusair ed al suo fianco Caladrei.
E’ il lord della città in prima persona che ha raccontato quanto è successo con Thundersword e la reggente a quel punto ci ha chiesto di presentarci …
Ho provato a raccontare a mia volta la nostra storia, ma lei ha insistito nel voler sapere SOLO chi siamo e da dove veniamo, per cui ci siamo limitati a presentarci.
La reggente a questo punto ha dichiarato che avrebbe interrogato uno di noi, ma inaspettatamente ha indicato Aias, che è sbiancato in volto.
Ingmir (il gemello vestito di blu), che era presente all’udienza, a questo punto si è fatto avanti offrendosi di condurre l’interrogatorio, Caladnei si è fatta avanti dicendo che vista la responsabilità ma alla fine ha prevalso la reggente Alusair, che ha rifiutato le profferte ed ha dichiarato di volerci pensare lei.
Mentre però Alusair stava per cominciare Caladnei le ha suggerito che forse sarebbe stato il caso di interrogare il sacerdote (Erlian) perché un seguace di Lathander sarebbe stato decisamente meno disposto a mentire.
Proposta accettata, Erlian è stato istruito a non opporre resistenza all’incantesimo di rilevazione delle menzogne e l’interrogatorio ha potuto avere inizio (un gocciolone di sudore correva lungo il collo del sacerdote).

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