Il diario di Brakko – Sessione 02

Cockatrice
Cockatrice

Gladehap, Cormyr

Caro diario,

approfittando della calma in taverna Erlian ci ha curati tutti quanti … ho deciso che cercherò a mia volta di imparare a farlo, se dobbiamo dedicarci all’avventura avere modo di curarsi è di certo importante.

Quando stavano per servire la cena sono entrate due guardie (cavalieri del drago purpureo), di cui un anziano ed un novellino, l’aspetto non era particolarmente impressionante ma del resto il villaggio è piuttosto piccolo e non si può pretendere. Stavano cercando qualcuno che parli orchesco per interrogare il nostro prigioniero. Evidentemente avevano visto Bai e Ling fuori mantre stavano custodendolo.

Uno dei nani chiassosi si è fatto avanti … barcollando! Dubitavo fortemente che fosse in grado di parlare anche solo la propria lingua, nello stato in cui era, ma nel dubbio era sempre meglio di niente, quindi quando uscì al seguito delle guardie noialtri li abbiamo seguiti a ruota.

Una volta dal prigioniero il nano cominciò a sputacchiare qualche verso che poteva anche sembrare orchesco, ma non riuscì ad ottenere la minima risposta comprensibile (forse l’orco non era particolarmente disposto a parlare con un nano). Quando ad un certo punto il nano rinunciò a cercare di comunicare si è fatta però avanti una ragazza coi capelli biondi e molto chiari, probabilmente mezzelfa. Ho riconosciuto subito il mantello: era l’individuo riservato nella taverna. Si è presentata come Naalandra di Oghma e si è detta disponibile a tradurre in orchesco le nostre domande, dietro compenso.

Osservandola meglio, notammo che Naalandra aveva vestiti raffinati ma logori, segno di una probabile nobiltà ed agiatezza perduta. Giustamente stava cogliendo l’occasione per racimolare qualcosa. Siccome le guardie non sembravano in alcun modo disposte a pagare per il servizio (dimostrandosi particolarmente stolidi), alla fine mi sono offerto di pagare di tasca mia il servizio, aggiungendo una quota a mio avviso sufficiente a guadagnarci (spero) un po’ di simpatia da parte della ragazza.

Dopo diversi tentativi in cui l’orco rifiutava di collaborare, sollecitando il prigioniero con un po’ di minacce siamo finalmente riusciti a scoprire alcune informazioni interessanti.

Il prigioniero ha detto di chiamarsi Mezzo Grog e faceva parte di un gruppetto di orchi che ha disertato da un gruppo più grande (che evidentemente erano gli orchi che stanno cercando le guardie). I disertori erano stati ingaggiati da un tizio di nome Grigor (che dalla descrizione dovrebbe essere un sacerdote di qualche divinità malvagia, secondo Erlian di Talos), che ha promesso un lauto compenso (50 monete d’oro) in cambio di un bambino umano vivo! Gli orchi avrebbero dovuto consegnarlo in un posto preciso tra 4 giorni (un sacrificio, probabilmente). Ci siamo fatti descrivere accuratamente come arrivare in tale posto, poi non siamo più riusciti ad ottenere altre informazioni utili.

A questo punto abbiamo consegnato l’orco alle guardie, che lo hanno portato al sicuro, mentre noi siamo rientrati in taverna, invitando Naalandra ad unirsi a noi per la cena.

Una volta dentro però Naalandra è stata intercettata dai due elfi che le hanno parlato sgarbatamente, ovviamente in elfico. Erlian, che parla elfico, sembrava intenzionato ad affrontarli, ma Naalandra gli ha fatto cenno di stare calmo e si é allontanata, cercando prima di andarsi a sedere al tavolo dove stavano il ragazzone belloccio ed il ragazzino bruttarello, per poi venire a sedersi da noi.

Naalandra ci ha raccontato un po’ della sua vita: viene da una famiglia nobile ma decaduta di Suzail (la capitale del Cormyr), in rotta con l’attuale famiglia regnante.

Ci ha poi dato qualche informazione sui gemelli Ingmir e Curuthin Valleron (i due elfi), riconosciuti come Maghi da guerra del Cormyr (anche se non indossavano al momento le insegne ufficiali), che gravitano intorno alla famiglia Wyvemspur, di nomina nobiliare molto più recente. Sostengono di discendere anche loro da un eroe del passato ma, si sussurra, sono discendenti da una famiglia di ricchi mercanti provenienti dal Turmish e stabilitisi nel Cormyr dove si comprarono tutto ciò che era in vendita per denaro e ricevettero il titolo nobiliare perché tradirono all’ultimo una congiura contro un Obarskyr.

Alla corte della Reggente Alusair Obarskyr non sono le uniche famiglie nobiliari in competizione per accaparrarsi favori e posizioni. Anche gli Oghma, ormai caduti in disgrazia, erano avversari di entrambe le casate per vecchie questioni riguardanti terre di confine.

Gli Oghma sono stati recentemente accusati (assieme a membri di altre famiglie) dal primogenito dei Thundersword, Etan (che ancora frequenta la corte) di congiura: il padre e il fratello di Nahalandra sono stati catturati mentre cercavano di fuggire dalla capitale e giustiziati. Nahalandra pensa che ci sia lo zampino dei gemelli nella cattura dei suoi famigliari (i Wyvemspur hanno rivendicato pubblicamente la parte di possesso dei beni degli Oghma spettanti a chi consegna i traditori), da qui la diffidenza nei loro confronti anche se lei (andata in sposa a un Signore delle Marche d’Argento e ora ripudiata) con la congiura di famiglia sostiene di non c’entrare nulla.

Mentre si chiacchierava i due elfi altezzosi si sono avvicinati al tavolo e si sono nuovamente rivolti sgarbatamente a Naalandra in elfico, ma lei ci ha fatto cenno di calmarci e li ha mandati a quel paese (almeno così pensavo). I due allora si sono allontanati e sono usciti dalla taverna, mentre Naalandra ci ha spiegato che volevano sapere che cosa aveva raccontato l’orco. Lei ha semplicemente detto loro che se fossero stati veramente interessati avrebbero dovuto uscire fuori insieme a tutti gli altri per assistere all’interrogatorio.

Questa notizia però, insieme all’aver scoperto l’esistenza di quel sacerdote malvagio, ci ha un po’ insospettiti ed abbiamo deciso di inseguire i due elfi per cercare di scambiare le informazioni in nostro possesso, eventualmente prima che i due potessero pensare di ottenerle dalle guardie. Siamo quindi usciti di corsa in compagnia di Naalandra per intercettarli.

Li abbiamo raggiunti per tempo (ma che corsa!) ed abbiamo concordato di andare a parlare in un luogo sicuro (evidentemente i due sono in missione segreta). Siamo pertanto andati nella taverna dell’Oca d’Oro, dove abbiamo messo le carte in tavola.

E’ venuto fuori che i due sono alla ricerca di un individuo di nome Alexander Thundersword, anch’esso nobile di Suzail, il quale si è messo recentemente in combutta con un sacerdote di Talos. Bingo!

Alexander Thundersword e’ ultimogenito di una delle piu’ antiche casate del Cormyr, famiglia di grande valore militare. Il padre Ferrand, noto per il pessimo carattere, Conte di Waterstar e Custode del Passo (oltre a una mezza dozzina di titoli minori che la famiglia si e’ guadagnata nel tempo), si e’ ormai ritirato a vita privata non volendo continuare la tradizione di famiglia di impugnare a difesa del regno la mitica spada che da il nome alla famiglia o forse offeso dal fatto che in passato ha cercato di entrare a fare parte dei Maghi da guerra del Cormyr ma e’ stato rifiutato da Vandergahast in persona che aveva qualche motivo per non fidarsi di lui.

Gli elfi ci hanno quindi assoldato per trovare questo fuggitivo perché a quanto pare tramite mezzi magici costui è in grado di percepirli quando si avvicinano e di conseguenza loro non riescono a catturarlo. Ci hanno quindi dato due pietre magiche, una delle quali (color ambra) serve per identificare il fuggiasco e la seconda (turchese) serve per avvisare i due maghi, che dovrebbero raggiungerci in bravissimo tempo (presumo teletrasportandosi). Ovviamente questo nostro lavoro verrà ricompensato (abbiamo chiesto un migliaio di monete d’oro, e ci sono sembrati sollevati, come se evidentemente fossero disposti a spendere ben di più) ed inoltre loro metteranno una buona parola per noi alla casa regnante e ci organizzeranno una udienza.

Accordo concluso, tornammo alla taverna e ci sistemammo per la notte (il tutto gentilmente offerto da Merker), ottenendo anche di ospitare Naalandra per la notte.

Il giorno dopo abbiamo salutato la nostra amica e ci siamo avviati con carro e cavalli alla ricerca dei due fuggitivi, dopo aver salutato Naalandra che si dirigeva a Suzail (abbiamo un mezzo “appuntamento” con lei in una locanda di Suzail nel caso ci recassimo in città prima o poi) e dopo aver acquistato un paio di pozioni di cura.

Ah, dimenticavo: è finalmente arrivato Skar. Lo abbiamo trovato in taverna il mattino privo di sensi ma apparentemente illeso. Alcuni pensavano fosse semplicemente ubriaco fradicio (cosa che potrebbe sembrare normale per un mezzorco), ma io lo conosco bene: non è da lui. Secondo me è stato avvelenato. Ovviamente nessuno può essere in grado di dimostrarlo, per cui lo abbiamo semplicemente caricato sul carro e ce lo siam portato dietro, curandolo durante il viaggio.

Sono seguiti tre giorni di viaggio relativamente tranquilli, seguendo le indicazioni ricevute dall’orco prigioniero, in territori sempre meno popolati.

Quando ormai mancava meno di una giornata di viaggio però la strada passava in terreno paludoso ed ad un certo punto era bloccata da alcuni tronchi ammassati. Sapeva di trappola, ma ci siamo guardati attentamente intorno e non abbiamo visto nulla di preoccupante, per cui mentre io restavo sul carro gli altri sono scesi e si stavano apprestando a spostarli.

Seguivo l’operazione con la balestra pronta, non si sa mai … e meno male! Da dietro i tronchi è saltato fuori un uccello dall’aspetto orribile, delle dimensioni di un tacchino, che evidentemente per nulla intimorito ha subito beccato Lin, che era vicina a lui. Si è immediatamente trasformata in pietra! Una cockatrice (avevo letto delle leggende a riguardo)!

Cercando di non colpire i miei alleati ho scoccato un dardo ed ho colpito la bestia, ma evidentemente il colpo non è riuscito a danneggiarla granché, per cui ha continuato a cercare di beccare gli alleati. Con un buon lavoro di squadra però siamo riusciti ad assestare sufficienti danni riuscendo nel contempo a non far beccare più nessuno ed alla fine, quando finalmente abbiamo abbattuto il mostro Ling si è ripresa (meno male!).

 

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