DnD 5e: qualcuno ha ordinato dei non morti?

Il gruppo è dentro la stanza con i due incantesimi sovrapposti: quello di abiurazione per esseri extraplanari o non morti e quello di trasmutazione.

“Ma dove sono finiti gli altri?” chiede Muscy.

Lorena, Pietro, Matteo, Fabrizio e Marco sono spariti. 

Marco riappare all’improvviso.

Andrew “Uhm, ne abbiamo fatto fuori quattro e ne è apparso uno. Magari tutti questi incantesimi hanno dato problemi alla connessione degli altri”.

Morsac “In effetti sono tutti Elfi che hanno un retaggio magico”.

Laura, Andrew, Muscy e Marco strizzano gli occhi cercando di vederci meglio, perché insieme a Piero “il portatore di luce” e Fabrizio sono sparite anche le uniche fonti di illuminazione. I rimanenti del gruppo sono rimasti al buio.

Marco  “Ma chi ha le torce? Piero aveva la luce, Giangufo e la moneta sono spariti, Matteo e Fab hanno le torce. E non ci sono. Siamo messi bene”.

Orim non perde tempo in chiacchiere e, con lo stesso incantesimo utilizzato precedentemente da Piero, illumina la stanza.

Improvvisamente riappare il chierico, mandando in fumo la teoria di Andrew sulla connessione fra incantesimi ed elficità. 

Mentre Piero si guarda intorno e chiede delucidazioni, Laura osserva le due porte di metallo rinforzate di fronte a loro e, girandosi verso Orim le chiede “Sai quale porta dobbiamo aprire?”.

Orim “No, non ne ho la minima idea. Come vi ho già detto non c’è un mappa delle catacombe”.

Muscy ha un’idea: “se prendiamo la porta a destra, poi prendiamo sempre le porte a destra… insomma facciamo come nei labirinti o nei giochi, di cui sono abbastanza un esperto”.

“Lanciamo un dado, pari est, nord dispari… 8… andiamo a est” suggerisce Morsac.

Muscy si gira verso Orim: “sei un ladro, riesci a vedere delle trappole?”

Orim osserva con cura le porte “Non non mi risultano trappole”.

“Ottimo, allora puoi aprire la porta?” chiede Piero.

Orim la apre. Al di là c’è un piccolo corridoio di un paio di metri  che finisce in un’altra stanza.

“Chi viene davanti con me?” chiede Morsac.

”Io! Prima però…Piero mi illumini la spada?” si affretta a rispondere il paladino Andrew.

“Qualcun altro ha bisogno che gli illumini qualcos’altro?”, domanda Orim

La barbara si fa illuminare un sassolino da mettere in tasca eventualmente. Morsac si fa illuminare la spada.

Morsac e Andrew si avviano all’interno del corridoio e arrivano in una stanza leggermente meno larga e più lunga della precedente. Entrano dal lato più largo. Nella stanza non ci sono altre porte, è solo una cripta con all’interno numerose nicchie scavate nelle pareti. In ogni nicchia c’è della roba. I due in avanscoperta si guardano intorno e vedono che ci sono una ventina di nicchie. 

Il gruppo decide di chiudere la porta di questa stanza, tornare indietro e provare ad aprire l’altra, che però è chiusa.

Orim la controlla e non rileva trappole.

“Orim, prova a scassinare la serratura”, suggerisce la barbara.

Orim maneggia un po’ con gli ingranaggi e click “ci sono riuscita, la serratura è sbloccata” esclama la sacerdotessa. Orim apre la porta e dall’altra parte dell’uscio si estende l’ennesimo lungo corridoio di almeno una decina di metri, che si dipana dritto e ai cui lati sono visibili altre nicchie.

Morsac e Andrew non percepiscono nulla di strano, ma Laura si accorge che a metà del corridoio parte un altro corridoio sulla sinistra che finisce su un’altra porta simile a quella che hanno aperto prima.

Orim controlla nuovamente se ci sono trappole, “no non ne vedo” ma lo dice mica tanto convinta.

Morsac ricontrolla e effettivamente non ci sono trappole poi prosegue e il gruppo sente un “click”, seguito da un rumore di trascinamento alle loro spalle.

Il paladino si gira giusto in tempo per vedere la porta di pietra che si chiude.

Morsac prova a levare il piede dalla piastrella che ha pestato e che ha provocato la chiusura della porta, ma la porta non si riapre. Sono chiusi dentro.

“Beh non possiamo fare altro che proseguire” suggerisce la barbara.

Morsac cerca di guardare avanti, cauto, ma non rileva nulla. A Piero sembra che nelle nicchie ci siano ossa e stracci decomposti, anche se apparentemente nulla si sta muovendo.

Morsac arriva all’angolo e va verso il corridoio di sette/otto metri che però termina bruscamente: è crollato clamorosamente come quello all’ingresso.

Muscy “Orim, ma non puoi cercare di capire se ci sono meccanismi che possano riaprire la porta di pietra?”.

Orim non riesce a trovare nulla di simile a quello che ha usato per aprirla in precedenza.

Il gruppo va esaminare la porta con rinforzi metallici, che è l’unica opzione rimasta.

Orim controlla nuovamente se ci sono trappole ma non ne individua. Prova quindi a scassinare la porta ma non ci riesce.

spectator
spectator

Laura decide di sfondare la porta con l’aiuto di Morsac e in due ci riescono. La porta va giù con un gran tonfo e i nostri eroi si trovano davanti una stanza abbastanza grande. All’interno della stanza c’è un tavolone di pietra con un altare. Da un lato ci sono alcuni sarcofagi. Le pareti della stanza sono ricoperte di nicchie. Sopra l’altare galleggiante a mezz’aria vedono una palla con gli occhi che li sta osservando: è una specie di piccolo beholder.

La stanza è una stanza 10mx 15m e il gruppo è entrato dalla parte più lunga.

Morsac e Laura vedono che davanti a loro c’è una porta aperta e un’altra sul lato ovest della stanza anch’essa aperta.

Il beholder è nel centro della stanza.

Andrew controlla da lontano se ci sono dei segni sull’altare, ma non riesce a vedere bene perché Morsac e Laura sono davanti al lui.

Piero si ricorda che questo è un tipo di beholder noto come spectator, è una specie di webcam volante. Non è innocuo ma non è potentissimo.

Appare Lorena improvvisamente, ma poi si disconnette, poi si riconnette, si guarda intorno cercando di capire cosa sta succedendo.

Muscy, per non saper né leggere né scrivere, fa partire un Eldritch Blast, che colpisce il beholder.

Piero, che precedentemente sembrava incline a tentare un approccio pacifico, non ha altra scelta che tirare fuori l’arco e colpire il beholder, a quanto pare la diplomazia ha fallito.

Laura tira fuori l’ascia e colpisce in testa il beholder. Mente lo fa gli chiede scusa.

Il beholder come risposta tira un raggio su Laura che si sente subito confusa e un secondo su Morsac paralizzandolo completamente. Dopo si mette a urlare e vola verso la porta aperta a sinistra. 

Andrew sente del movimento dritto davanti a loro: è un rumore di ossa. In realtà ad Andrew sembra di percepire del rumore anche dalla direzione dove il beholder è fuggito.

Il Paladino cerca di spostare Morsac, paralizzato, per permettere anche agli altri di entrare nella stanza, e tenta di metterlo al riparo ponendolo dietro di sé. Si pone quindi fra Morsac e la barbara, che appare molto confusa.

Minotauro scheletro
Minotauro scheletro

Dalla stanza davanti al gruppo stanno arrivando quattro scheletri e il gruppo nota che uno degli scheletri è molto più grosso degli altri, tanto che si è dovuto abbassare per passare dalla porta. Ha delle grosse corna, un teschio bovino e un’ascia bipenne in mano.

Orim è la prima ad agire, alza il braccio sollevando un simbolo sacro di Helm, e urla “pussa via brutta bertuccia!” Il minotauro e due degli scheletri fanno dietro front e rientrano nella stanza da cui erano usciti. Mentre lo fanno mormorano che non c’era mica bisogno di utilizzare un linguaggio tanto scurrile.

Improvvisamente sparisce il dragonide, in compenso appare Fabrizio dietro a Piero, che lo saluta “ah benvenuto abbiamo appena menato un beholder e ora arrivano scheletri come se piovessero”

Lorena lancia un incantesimo di ThunderWave: batte con forza le mani ed un tuono potente parte da lei fino e si propaga fino alla stanza da dove sono usciti e rientrati il minotauro e i due scheletri. L’onda sonora danneggia due degli scheletri e li spinge indietro nella stanza lontano dalla Barbara che stava offrendo loro un mazzetto di margherite appena colte (sì, è ancora confusa).

Lorena è riuscita a ferite gravemente i due scheletri – che non essendosi presentati vengono identificati come SK1 e SK3 (la matematica non è il forte dei nostri eroi).

SK3 è stato spinto dentro la stanza ed è messo male ma esce di nuovo.

SK1 reagisce e colpisce Lorena.

Il minotauro rimane nella stanza rannicchiato, probabilmente e si sta chiedendo il perchè di tanta cattiveria.

Fab ha davanti a lui Morsac paralizzato, Andrew in guardia, una Laura leggermente confusa ma felice e una Lorena che sta litigando con uno scheletro.

Riappare il dragonide, e finalmente appare anche il monaco.

Il ladro si distanzia dal monaco e, tralasciando SK3 che è ingaggiato con Lorena, uccide SK1.

Muscy non ha nessuno a portata di mano, quindi decide di entrare nella stanza a nord da dove sono usciti gli scheletri per osservarla meglio. C’è però troppa gente nella stanza e non riesce a vedere granché. Decide di sparare nel vuoto e per puro caso prende SK3 uccidendolo, o almeno così sembra, visto che si avverte chiaramente il rumore di ossa che crollano per terra.

Piero si sporge per vedere cosa c’è nella stanza dove è entrato il beholder e vede chiaramente del movimento arrivare da quella parte. Sembra un corridoio dritto ma le nicchie all’interno invece che essere orizzontali sono verticali e da alcune di queste sta scendendo qualcosa.

Piero utilizza la sua capacità di scacciare non morti. Estrae il simbolo sacro e distrugge tutte le creature in quella stanza tranne una. Non c’è però il beholder in vista.

Laura è circondata da Fabrizo, Lorena, Piero e Andrew e, visto che è confusa, attacca Fabrizio colpendolo con la greataxe sulla schiena. Laura cerca di svegliarsi ma si sente ancora molto confusa.

Il gruppo sente l’urlo dei beholder lontano oltre il corridoio ripulito da Piero.

Il paladino cerca di buttare giù la barbara per impedirle di fare troppi danni, ma si inciampa, la barbara dal canto suo è colta alla sprovvista e perde l’equilibrio franando su Andrew.

Si blocca il tempo e a Muscy appaiono due messaggi 

Nel frattempo Muscy riceve il solito “ping”, seguito dalla solita domanda

“Il fato ha decretato la forza. Vuoi intervenire?”

“Il fato ha decretato la fonte della vita. Vuoi intervenire?”

Muscy sceglie NO per entrambe.

Laura per un attimo torna in sé stessa e si sente debole come un gattino. Riesce però ad opporre resistenza a questa sensazione.

Ad Andrew sembra non sia successo nulla.

Il tempo torna a scorrere normale e sia Laura che Andrew cadono per terra.

Muscy fa un tiro intelligenza ed è convinto che la domanda che è apparsa per Andrew era apparsa anche per lui tempo addietro, anche se non riesce bene a ricordarsi quando e con quali conseguenze.

“Occhio che non dura in eterno scacciare non morti”, avverte Orim, poi si sposta leggermente più indietro e tira fuori una fionda.

Lorena si affaccia alla stanza di fronte. Ci sono ancora due scheletri umanoidi e uno scheletro di minotauro.

La druida lancia batte il piede per terra e un piccolo terremoto si propaga nella stanza dove si sono rintanati gli scheletri.

Due scheletri non vengono influenzati ma uno prende un po’ di danni e cade per terra. Sia il minotauro che l’ultimo scheletro rimasto rimangono in posizione fetale perchè lo Scacciare i non morti dalle sacerdotessa non li fa reagire fino a che non vengono attaccati direttamente o si esaurisce l’effetto.

Lo scheletro che ha preso danni cerca di attaccare Lorena ma la manca.

Fabrizio usa l’azione bonus per entrare nella stanza dove è andata Lorena. Vede lo scheletro e il minotauro in un angolo terrorizzati e uno scheletro che si sta rialzando. Il ladro lancia una Risata Incontenibile sul minotauro che è evidentemente sufficientemente intelligente da capire la battuta del ladro, e inizia a ridere. Il minotauro cade prono con le lacrime agli occhi, battendo i pugni per terra. Fab si sposta dalla porta.

ogre zombie
ogre zombie

Muscy raggiunge Piero e guarda nel corridoio semibuio, accorgendosi che dietro all’unico zombie rimasto, a detta di Piero, c’è un ogre che sta venendo verso di loro. Entrambi si avvicinano minacciosi.

Il chierico si difende, “quelli non c’erano prima, giuro”.

Muscy tira un Eldrich Blast e colpisce lo zombie con due raggi.

Matteo si lancia all’attacco, va nella stanza degli scheletri e si scaglia contro il minotauro che è ancora per terra che se la ride. Il monaco lo colpisce una volta all’urlo di “non c’è nulla da ridere”. Non contento lo riattacca altre due volte, colpendolo ripetutamente.

Lo zombie nel corridoio si avvicina al gruppo ma non li raggiunge ancora.

Il chierico lancia un incantesimo di Burning Hand sullo zombie, che si prende 15 danni e muore.

Laura si alza in piedi e riprende la lucidità mentale, capisce di essere stata lei ad aver colpito Fab e va in ira.

L’ scheletro vicino al minotauro, un po’ barcollante, si è alzato ed attacca Matteo, lo colpisce e gli fa un brutto taglio con la sua spada arrugginita.

L’ogre si avvicina e arriva all’altezza dell’altro zombie.

Morsac si sblocca, finalmente, e raggiunge l’ogre. Lo attacca una prima volta, lo colpisce e poi lo riattacca una seconda volta ferendolo di nuovo.

Il paladino Andrew che è per terra si rialza e va ad aiutare il guerriero Morsac. Attacca l’ogre e lo ferisce a sua volta. 

Orim sferra un colpo con la sua fionda verso l’Ogre e lo colpisce. I due eroi a contatto con l’ogre si accorgono che, pur avendogli fatto parecchi danni, non è ancora tanto mal ridotto , per essere ovviamente uno zombie.

Lorena si trasforma in un lupo e vede che, mentre uno scheletro è ancora spaventato in un angolo, l’altro è impegnato con Matteo, quindi decide di infierire sul minotauro per terra e lo azzanna.

Lo scheletro intimorito continua a stare nell’angolo. Il minotauro rimane per terra a ridere.

Fabrizio vede il minotauro che continua a ridere e lo attacca e lo lascia malridotto. Lo colpisce di nuovo lasciandolo messo davvero male.

Muscy nel frattempo lancia Eldrich Blast, che ora ha due raggi invece di uno perché il dragonide ha perfezionato la tecnica, contro l’ogre e entrambe i raggi lo vanno a buon fine, facendo parecchi danni all’ogre.

Il monaco Matteo, sfregiato dallo scheletro, pur volendosi vendicare preferisce ignorarlo ed attaccare il minotauro, uccidendolo con una precisa raffica di colpi.

Piero fa un passo indietro e lancia uno scorching ray contro l’ogre. Il raggio triplo colpisce l’ogre, che inizia risentire degli schiaffoni. Dopo di ciò il chierico arretra ulteriormente.

Laura entra nella stanza con Fab, Matteo, e Lorena e attacca lo scheletro che aveva ferito Matteo, uccidendolo.

L’ogre, ancora vivo, attacca Andrew, ma fallisce miseramente.

Morsac attacca l’ogre con la scimitarra e lo uccide.

Rimane solo lo scheletro ancora intimorito, Lorena lo attacca ma lo manca. Lorena non si rassegna e  continua a cercare di picchiare l’ultimo scheletro ma continua a mancarlo. Lo scheletro reagisce e cerca di colpire Lorena, la prende le fa tre danni.

Fabrizio si unisce al confronto ed uccide l’ultimo scheletro rimasto.

Scheletri, minotauri, ogre e zombie varie sono passati dall’essere non morti ad essere definitivamente morti. 

“Prima di andare avanti non sarebbe il caso di controllare trappole e cose varie?”, suggerisce Orim.

 

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