DnD 5e: la versione di Fab

Fab
Fab
(DIVERSI MESI PRIMA)
“Ci piace quello che fai, ma se vuoi lavorare con noi devi darti una regolata”
“Ti hanno detto così?”
“Parola per parola”
Giobin era stato il primo che mi aveva chiamato per sapere com’era andato il colloquio in Disney.
Tutto il clamore intorno a “Kim & Clo” era stato di gran lunga più positivo di quanto avrei mai potuto immaginare: Taika Waititi in persona ara andato completamente in fissa per il personaggio del maggiordomo gay Artemius e mi aveva segnalato a Dave Filoni.
Se alla fine avevo scritto e interpretato questa strana versione di Alfred – segretamente innamorato di Thomas Wayne, ma Coreano – era merito suo, che mi aveva convinto ad accettare la proposta di Mac e Clo. Giobin ha sempre avuto fiuto per le idee bizzare…

“E che hai deciso di fare?”
“Sono Filoni e Favreau, che dovevo decidere?! Se ti prendono in squadra per il prossimo Star Wars, gli dici di no? E’ il sogno di una vita! Mi sono inchinato al Lato Oscuro e ho allungato loro la vasellina magnetica per infilarmi la spada laser nel…”
“CINQUE EURO!”
“Con l’inflazione e tutto saranno almeno il doppio…!”
“Vabbè, quindi? Cosa ti hanno imposto di fare?”

“NUMERO 1: tagliare la mia comunicazione sui social network e usare un tono più adeguato alle famiglie. Dicono che sono troppo rissoso online e troppo per adulti. Secondo loro le mamme e i papà di oggi non apprezzerebbero il mio umorismo e dopo la storia con James Gunn hanno dato in giro di vite a tutti quelli che lavorano per loro, pure sui post vecchi.”

“In pratica potrai mettere solo post della tua dolce e gemellare famiglia: Patrizia sarà contenta”
“Uh, al settimo cielo”
“Poi?”
“Non mi metteranno subito subito a lavorare su Star Wars. Vogliono che prima mi faccia le ossa su un altro progetto, un personaggio che hanno acquisito da poco”
“Ovvero?”
“Te lo dico se non ti metti a ridere…”
“Massì, che problemi ti fai, ci conosciamo da una vita!”
“Promettilo.”
“Ma che…?”
“PROMETTILO!”
“Va bene, lo prometto.”

Mi prendo un respiro profondo.
“Mi faranno sceneggiare Peppa Pig.”
“PEPPA PIG?????!!!!!!”
“Sì…”

Ed è a quel punto che ho iniziato a sentirlo con difficoltà. O meglio, ho sentito un grosso tonfo e poi le sue risate irrefrenabili al telefono.
“Giobin! GIOBIN! AVEVI PROMESSO!!!!  G-I-O-B-I-N!!!”
“LO DICO SUBITO AGLI ALTRI!!!”

“NON FARE IL CRETINO!”

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(DIVERSE PUNTATE DI PEPPA PIG DOPO…)

E insomma, la mia nuova vita era cominciata più o meno così: ero passato dal maggiordomo Artemius a consacrare le mie giornate a una giovane maiala di cui Pats non era nemmeno gelosa. Il resto del tempo lo passavo in famiglia e sui social ero diventato un angelo. O un fantasma. Avevo così poco tempo extra, che mi prendeva in giro persino Andrea Besenzoni. Ma tanto Viola continuava ad adorare Peppa Pig, anche se era cresciuta, e pur di vedere le puntate in anticipo costringeva suo padre a darmi i posti migliori per le partite della Juve. Quelle poche volte che riuscivo ad andarle a vedere…

Il vocale di Giobin aveva informato tutti del mio coinvolgimento con La Porcella, ma se tutti avevano avuto una reazione simile alla sua, per uno di noi aveva causato danni imprevedibili: come cavolo sia venuto in mente a Morsac di ascoltare il vocale mentre faceva parapendio per la prima volta non l’abbiamo ancora capito. Fatto sta che ha dato un nuovo significato all’espressione “schiantarsi dal ridere”. Se dio vuole, a distanza di mesi, le fratture multiple alle gambe sono in via di guarigione e presto potrà rivendere la sedia a rotelle su Ebay.

Non potendo seguire bene la radio ho chiesto a Giobin di occuparsi di un contatto che mi è arrivato tramite la mail di RID: ci aveva scritto una certa Unicum TM, una società di software che sembrava avesse un nuovo gioco interessante e stesse cercando degli alfa tester. Non avevo dato molto peso alla cosa, ma a mesi di distanza Giobin ha ottenuto in prova un casco in realtà virtuale per ciascuno di noi del gruppo, per giocare di ruolo “oltre ogni immaginazione”.

Era da un po’ che stavo immaginando un nuovo personaggio per una nuova serie di librigame: Ascanio, il ladro gentiluomo!
Avrei potuto provarlo col gioco e farmi venire qualche idea per scrivere qualche storia, in attesa di abbandonare la Suina e diventare finalmente uno Jedi.

E visto che con il lockdown sembra l’unica via per mettere il naso fuori casa… perchè no?

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