DnD 5e: la strana tana della rana

Il gruppo ha facilmente fatto fuori le guardie all’ingresso della grotta e si raduna cautamente di fronte ad essa seguendo i segnali di Morsac e Matteo che nel frattempo indagano per cercare eventuali trappole e per capire se dalla grotta provengono rumori di qualche genere.

Tutto sembra molto tranquillo, per cui arrivano tutti all’ingresso senza problemi. O meglio, non proprio tutti perché con il solito effetto si sfocatura elettrizzata Andrew e Fab sono spariti e in compenso appare Clo leggermente disorientata.
Si decide di entrare nella caverna in formazione da ricognizione, con in avanti Matteo, Lorena e Clo che sono tendenzialmente meno rumorosi nel muoversi, seguiti da Muscy e Morsac e a chiudere Piero in retrovia.

Fatti pochi cauti passi ecco che Fab riappare in mezzo al gruppo, di fianco a Muscy, scatenando un moto di sorpresa da parte di quasi tutti, ma fortunatamente nessun grido di stupore, che nella situazione attuale di modalità circospetta avrebbe potuto essere dannoso rivelando la presenza del gruppo stesso. Superato lo smarrimento iniziale Lorena spiega a Fab le intenzioni del gruppo ed il ladro viene mandato in prima fila al posto di Lorena stessa, in modo da consentire a Fab di occuparsi di cercare eventuali trappole.

Clo verifica se Fiona sa qualcosa a proposito di uomini rana ed in effetti le sue conoscenza di sopravvivenza le suggeriscono che sono umanoidi molto primitivi, che vivono in tribù e che hanno intelligenza equivalente a quella di essere umani primitivi. Normalmente non conoscono la lavorazione del metallo, cosa che potrebbe spiegare la strana richiesta di armi ed armature metalliche come riscatto.

Morsac esamina le impronte sul terreno, in cerca di conferma della presenza di esseri umani ma a quanto pare non ve ne sono, dalla profondità di alcune delle numerosissime impronte di piedi palmati, potrebbe darsi che gli ostaggi siano stati trasportati di peso e non fatti camminare.

Il gruppo si addentra nella grotta, che prosegue in leggera salita per un po’ e poi curva escludendo l’arrivo della luce dall’ingresso. A cadenza regolare, distanti circa una decina di metri una dall’altra, il gruppo supera un po’ di torce che illuminano il corridoio e qualche curva qua e là, per cui non si vede quasi nient’altro fino al momento in cui Matteo percepisce non troppo lontane voci gracidanti. Sembrano numerose ma non allarmate: probabilmente non hanno sentito arrivare il gruppo.

Un attimo di brainstorming proposto da Piero per decidere se c’è margine di trattativa con questi uomini rana o se invece il piano debba essere per forza di sterminare l’intera tribù, si conclude bruscamente.

Improvvisamente si sentono urla, ruggiti e rumori di battaglia, provenienti dalla direzione verso cui il gruppo era diretto.

Lorena decide di trasformarsi in un ragno gigante e si arrampica sul soffitto della grotta e si aggrega a Fab e Matteo che sbirciano da dietro la curva che hanno davanti a sé per vedere cosa stia succedendo.

Succedono diverse cose contemporaneamente: oltre la curva il corridoio è abbastanza illuminato e consente di vedere che ad una decina di metri si incrocia con una grotta messa trasversalmente; ai due lati della grotta si intravedono diversi uomini rana che stanno tenendo con dei rudimentali cancelli e con le lance di legno un gruppo di mostri che occupano il centro della grotta e cercano di mordere e graffiare gli stessi uomini rana.

Nel frattempo Lorena viene avvolta improvvisamente dal solito effetto che fa sì che venga interamente ricoperta di una sostanza oleosa ed appiccicosa che le fa perdere la presa sul soffitto e scivolare a terra. Il gruppo la guarda inorridito ma nessuno si offre di aiutarla a pulirsi (che schifo toccare un ragno grosso come un cane!) e quindi lei si trova temporaneamente impegnata a cercare di restare in piedi nonostante le 8 zampe.

Ghoul
Ghoul

Piero attinge alle sue competenze religiose e riconosce nei mostri dei ghoul, guidati da alcuni ghast (che sarebbero una versione più grossa ed intelligente dei mangia-cadaveri). Non morti davvero disgustosi, fortunatamente al momento impegnati con gli uomini rana.

La decisione è rapida: tra i due gruppi di potenziali nemici i ghoul sono decisamente peggio per cui vengono scelti come bersaglio. Muscy scatena il suo soffio sui non morti e ne colpisce tre, attirando la loro attenzione. I tre feriti si dirigono verso il gruppo e Clo e Matteo si avventano su due di loro, mentre il resto del gruppo bersaglia a distanza i mostri. Lorena riesce a ripulirsi e ad unirsi ai suoi compagni che lottano corpo a corpo, seguita immediatamente da Fab, che ne approfitta per compiere qualche ottimo attacco Furchivo (licenza poetica). Questo attacco non intimorisce però le tre creature non morte, che reagiscono cercando di mordere e graffiare tutti quelli che si ritrovano a tiro.

Ghast
Ghast

Clo, che nel suo attacco ne aveva ferito gravemente uno, viene effettivamente morsa e graffiata in modo estremamente feroce ed improvvisamente si ritrova paralizzata dall’effetto dell’artigliata del mostro. Uno dei ghoul riesce ad arrivare a portata di Muscy ed a ferirlo piuttosto gravemente. Anche Matteo viene graffiato e scopre che, in quanto elfo, è immune all’effetto di paralisi. Questo fa sì che lui possa continuare a martellare di bastonate e calci volanti l’avversario, mentre Lorena, supportata dalla pioggia di frecce che proviene da Morsac e dagli incantesimi di attacco di Muscy, riesca a stenderne uno.

L’incontro è feroce e confuso, Piero interviene per curare Clo, che si riprende e si ributta nella mischia, dove viene nuovamente ferita seriamente. Dopo un paio di sanguinosi scambi di botte, finalmente i tre mostri vanno a terra, ma qualcuno comincia a notare che oltre a tenere la posizione laterale del corridoio, sembra che dalla parte opposta del gruppo dei non morti siano arrivati dei rinforzi. Inaspettatamente, mentre lo scontro si protrae, tra il gruppo dei combattenti a distanza ed i ghoul appare un mostro con il solito effetto elettrico. Si tratta di un mastino infernale, non esattamente un buon cliente, ma sembra piuttosto confuso dal fatto che attorno a lui praticamente stanno tutti combattendo e nessuno lo degna di uno sguardo.

Mastino infernale
Mastino infernale

Dopo altri drammatici scambi di scortesie, con Piero che si prodiga a curare a più non posso e Matteo e Lorena e Morsac e Fab che si impegnano a proteggere i feriti e Muscy che dà il suo contributo letteralmente “blastando” i nemici, finalmente si intravedono dei ghoul feriti da chi li sta combattendo all’altro lato.

Belva distorcente
Belva distorcente

Non è finita però: pochi secondi dopo ecco nuovamente l’effetto che ormai i giocatori hanno individuato come un bug del sistema e di fianco al mastino infernale appare una belva distorcente. A questo punto fortunatamente si viene a generare tra le due belve una specie di mexican standoff: come un mostruoso cane ed un altrettanto spaventoso gatto, si fissano tra di loro e cominciano a ringhiarsi a vicenda. Questo consente al gruppo di approfittare della situazione per ignorare ed essere ignorati dai mostri che sarebbero evidentemente letali per dei personaggi di basso livello.

Rospo gigante
Rospo gigante

Il primo dei soccorritori dall’altra parte dei ghoul ad essere visto è un rospo enorme, grande quanto un orso. poi di fianco a lui si intravedono due uomini rana accompagnati da un terzo molto più robusto degli altri ed anche molto meglio equipaggiato. L’apporto degli ultimi arrivati è decisivo: i ghoul ed i ghast sono alle corde. Come è già stato notato in occasione del minotauro anche questi non morti scompaiono una volta che cadono a terra stecchiti.

Clo con una impressionante asciata apre in due l’ultimo ghoul a portata di mano. Immediatamente dopo però viene circondata dall’effetto elettrico e sparisce di fronte a tutti. Il resto del gruppo decide di sorpassare mastino e belva che continuano a fissarsi tra loro minacciosi. Una volta sorpassati da tutti i due mostri partono di corsa verso l’uscita della grotta.

L’uomo rana più robusto sembra sgonfiarsi leggermente e calmarsi quando con una possente martellata schiaccia la testa dell’ultimo ghast rimasto. Tira un lungo sospiro ed osserva con attenzione il gruppo degli avventurieri.

Re dei rospi
Re dei rospi

“Cosa volete voi qua dal RRRRe dei RRRRospi?” esordisce in una lingua comune sorprendentemente comprensibile. Muscy prontamente ribatte “Siamo venuti ad aiutarvi per sconfiggere questi non morti che vi davano fastidio”.

“E come facevate a saperrre di questi non morrrrti che sono apparrrrsi cinque minuti fa?” e mentre Muscy e Fab stanno per avanzare qualche scusa si accorgono che dietro il Re dei Rospi sono arrivati un altro paio di uomini rana, uno dei quali ha una vistosa fasciatura ad una mano. Morsac interviene improvvisamente citando direttamente Labirinth “Dammi il bambino. Con rischi indicibili e traversie innumerevoli, io ho superato la strada per questo castello oltre la città di Goblin per riprendere il bambino che tu hai rapito. La mia volontà è forte come la tua e il mio regno altrettanto grande. Non hai nessun potere su di me”.

Muscy si mette le mani nei capelli bisbigliando” Porca miseria questi dialoghi dateli fare a me, ho dei bonus appositi!” ma nonostante ciò Morsac riesce ugualmente ad impressionare il Re dei Rospi. Quest’ultimo riflette un attimo e si consulta un attimo con il tizio con la mano fasciata.

“Beh, voi avete porrrrtato le arrrmi che avevamo chiesto. Quindi è giusto che dopo che ci avete aiutato io vi rrrriconsegni gli ostaggi! Seguitemi!” E si avvia verso la direzione da cui era arrivato.

Il gruppo resta un attimo interdetto … “Beh, più facile del previsto sembra!” commenta Morsac.

La caverna prosegue ancora per un po’ e raggiunge un punto in cui si interrompe a causa di un baratro di una decina di metri e profondo altrettanto, con acqua torbida sul fondo. Sul baratro all’ordine del Re dei Rospi viene issato tirando una corda dal lato opposto, in ponte tibetano abbastanza robusto.

Mentre il rospo gigante si piazza di fianco come un enorme cane da guardia il Re dei Rospi si avvia sul ponte tibetano invitando il resto del gruppo a seguirlo. Passato il ponte la strada prosegue sempre in un corridoio simile ai precedenti e si arriva in una grotta di ampie dimensioni, con una porta custodita da una guardia da un lato e con una gabbia di canne intrecciate dall’altro lato, dentro la quale ci sono gli spaventati ostaggi.

Rivolto al gruppo il Re riprende “Mi dispiace molto di averrr dovuto rrrricorrere a questo mezzi, ma purrrtrrrroppo ultimamente appaiono mostrrrrri di ogni generrrre all’imprrrovviso e dobbiamo averrre qualcosa con cui difenderrrrci.”. Fa quindi un cenno alle sue guardie che aprono la gabbia e consegnano gli ostaggi al gruppo. Piero risponde “Il problema sembra molto diffuso e da molte lande arrivano le stesse notizie. Confidiamo che anche voi possiate difendervi adesso”

Fab interviene: “Ma non sarebbe più sensato se facessero un’alleanza con i paesano invece di rapirli?”. Il Re lo fissa per un attimo stupito, poi risponde “E’ davverrrro una bella idea. Potrrrreste dirrre agli abitanti del villaggio che ci farrrrebbe piacerrrre rrreggiungerre un accorrrdo?”.

“Non mancheremo” risponde Fab ed allora il Re dice “Te ne sarrremo molto grrrrrati, anzi, ti darremo subito un compenso perrr questa tua idea!” poi si gira verso la guardia alla porta e bisbiglia qualcosa. La guardia annuisce ed il re entra nella stanza chiudendosi la porta dietro di sé. “Aspettate un momento”

Dopo poco tempo esce e porge una sacca al gruppo dicendo “Noi non siamo rrrricchi ma so che voi usate queste cose”. Fab sbircia nella sacca e vede alcune boccette. “Vostra maestà, a cosa servono?” “Sono dei medicinali che serrrvono perrr currrare le ferrite”.

“Cinque pozioni di cura ferite leggere” Esclama Fab, soddisfatto.

Ringraziando il Re dei Rospi Il gruppo si avvia per riportare gli ostaggi al villaggio.

 

 

 

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