Il diario di Brakko – Sessione 16

kraken
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Isola sconosciuta

Il combattimento coi granchi giganti cominciava a farsi piuttosto impegnativo. Nonostante riuscissimo a contenere i danni che ci procuravano, non riuscivamo a fare sufficienti danni per avanzare prima che ne arrivassero altri.

Ad un certo punto ci siamo decisi: in fondo i granchi non avevano l’aria di avercela davvero con noi, eravamo solamente sulla loro strada, per cui se invece di fermarci a litigare con loro ci fossimo limitati ad evitarli ed a dirigerci verso il vortice forse saremmo riusciti a passare …

Detto fatto! Ed ha funzionato! Uno alla volta siamo riusciti ad arrivare al vortice … prima i più veloci e poi tutti gli altri. Io ero rimasto nelle retrovie, ma grazie alle mie acrobazie e ad un pizzico di fortuna son riuscito a raggiungerli.

Con qualche titubanza siamo entrati nel vortice marino, che era davvero potente, al punto che ci ha trascinati ed ha rischiato di farci perdere le armi che avevamo in mano, ma con fatica siamo riusciti ad entrare nell’occhio del vortice stesso e ad essere risucchiati sul fondo del mare.

Fortunatamente la pozione che ci consentiva di respirare sott’acqua ci permetteva anche di comunicare tra di noi, per cui una volta che ci siamo ritrovati sul fondo, in una enorme grotta a forma di goccia immensa, abbiamo potuto fermarci un attimo e controllare la situazione.

La grotta era illuminata a sufficienza da una fluorescenza emanata da enormi meduse che sembravano semplicemente stare lì, senza particolari intenzioni ostili. Guardandoci intorno intravedevamo le pareti della grotta e, verso il fondo, leggermente meno illuminati, scorgevamo degli enormi tentacoli.

Mi è subito venuto in mente ciò che era successo alla nostra nave … eravamo sulla strada giusta. Ci siamo quindi messi in formazione, sempre tenendo con noi la “finta” Assi, con i suoi finti legacci, scortata da Erlian. Noialtri ci siamo disposti in modo da difendere i due, con Bai e Skar davanti a noi per proteggerci. Direzione tentacoli!

Arrivati ad una distanza sufficiente a vedere meglio ma a non essere raggiunti dai tentacoli ecco sorgere alle spalle di quello che sembrava un polipo mostruoso una figura vagamente umanoide ma con una carnagione ed un aspetto che ci han subito fatto pensare a qualche specie di non morto.

Inutili i tentativi di mercanteggiare o dialogare con costui, che con una voce roca e inquietante ci ha semplicemente ordinato di consegnare Assi e di andarcene.

Fingendo di voler continuare a contrattare ci siamo quindi avvicinati ulteriormente decisi ad attaccare. Un paio di colpi con armi da lancio hanno raggiunto il nostro avversario (abbiamo poi scoperto che si chiamava Drakul, quindi da ora in poi lo chiamerò così) e lui ha cominciato ad arretrare dietro il polipo gigante, che ci sbarrava la strada. Skar è riuscito velocissimo ad oltrepassare il mostro, mentre noi cercavamo di tenerlo impegnato, attirando su di noi quei tentacoli spaventosi, ciascuno dei quali grande come un tronco di quercia!

Anche la nostra alleata sirenide-girellion a questo punto ha rinunciato alla propria copertura per “intrattenere” il kraken, ma uno alla volta siamo stati colpiti e ridotti quasi in fin di vita. Solamente Aias e Skar sono riusciti a portarsi oltre il polipo ad affrontare Drakul e noi abbiamo dato il massimo per concedere loro qualche possibilità. Erlian ha provato ad usare i poteri divini forniti da Lathander contro Drakul, ahimé senza successo. Alla fine, quando Erlian, Bai, la sirenide ed io eravamo ormai a terra, abbiamo sentito un urlo feroce. La lama di Skar si è abbattuta con violenza su Drakul, quasi tagliandolo a metà, mentre le frecce di Aias spuntavano dal corpo del nostro avversario: finalmente è crollato. Avevamo vinto!

Ce ne siamo subito accorti: le creature marine che ci stavano intorno, il polipo in particolare, ma anche le meduse, hanno smesso immediatamente di combattere e si sono allontanati ignorandoci. Skar ed Aias hanno cercato sul corpo di Drakul per vedere se avesse qualche possedimento di valore o di qualche utilità, invano (ok, hanno preso il suo bel pugnale antico), per cui hanno raggiunto noialtri, allo stremo delle forze, e ci hanno aiutati a tornare in superficie.

Il ritorno è stato una festa! Non solo i tasloi (di cui siamo diventati ufficialmente idoli) ma anche Assi ci sono venuti incontro e ci hanno osannato!

Siamo stati curati e poi Assi ci ha chiesto di accompagnarla nel suo rifugio. Lì ci ha porto un cofanetto, pieno di meraviglie che ci ha offerto in dono come ricompensa per l’aiuto che le avevamo fornito.

Come premio aggiuntivo ha usato le sue doti divinatorie su ciascuno di noi. Alcune di queste predizioni hanno portato grandi notizie, come ad esempio la predizione di un trono per Skar e per Bai. Per quanto riguarda me invece pare che la leggenda dell’arpa di Mielikki sia davvero solamente una leggenda. Ops! Questo scombussola un po’ i nostri piani. Dovrò rifletterci su con il resto del gruppo. Sigh.

A questo punto non ci resta che riposare e recuperare: Assi ci ha garantito che i tasloi ci avrebbero aiutati a riparare la nave ed i marinai ci avrebbero accompagnati dove avremmo voluto.

Ah, che soddisfazione!

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