L'angolo di Giovanni Binando » Umorismo

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La piccola fiammiferaia

 C'era una volta una piccola bambina senzatetto, orfana, poverissima, sporca, gobba, monca, orba, zoppa, balbuziente e con l'alito cattivo che per sopravvivere vendeva fiammiferi all'angolo della strada (a quei tempi non c'erano ancora i marocchini).

 La piccola fiammiferaia era così sfigata che tutti quelli che la vedevano si giravano dall'altra parte o si grattavano.

 La vigilia di Natale era tutta sola all'angolo della strada: era ormai sera, non passava più nessuno, faceva un freddo becco e non aveva ancora mangiato.

 Incominciò a nevicare ed ormai la punta del piede sano era quasi congelata; decise quindi, per riscaldarsi, di accendere qualche fiammifero, in modo da avere un pur breve sollievo.

 La piccola fiammella la riscaldò un pò, ma durò solo pochi secondi, mentre nel frattempo la neve si era trasformata in tormenta.

 La povera piccola continuò a consumare i fiammiferi rimasti, ma ormai erano ridotti anch'essi in uno stato pietoso e non si accendevano neanche più.

 Ormai stava veramente congelando quando intravide poco distante da lei una luce tremolante.

 Aveva un aspetto molto invitante, quindi decise di avvicinarsi e si avviò a fatica in mezzo alla bufera.

 Era un signore molto distinto, grasso, con un'enorme barba bianca, vestito elegantemente, seduto su di uno scalino in un vicolo, riparato da un balcone.

 Teneva un accendino in mano e stava scaldando un cucchiaino; vide la piccola tutta intirizzita e le disse:

 "è per te, ti farà stare meglio, vedrai! Vieni qui al riparo!"

 Quindi tirò fuori una siringa, la riempì con il contenuto del cucchiaino e la porse alla piccola fiammiferaia, la quale, senza farselo dire due volte, se la sparò tutta in vena.

 Si sentì subito molto meglio, più calda, più forte, più fiduciosa nelle proprie capacità e nella bontà umana.

 "Non so come ringraziarla ..." disse " ho solo più pochi fiammiferi ... e per giunta bagnati!"

 Il signore la guardò con aria compassionavole e le disse:

 "Non è necessario, piccola! Basta che da ora in poi tu venga a lavorare per me!"

 Da quel giorno la piccola fiammiferaia cambiò mestiere ed andò a lavorare per quel simpatico signore, effettuando consegne di pacchetti sigillati per conto suo ad altri distinti signori.

 Guadagnò così tanti soldi da potersi curare, nutrire, mettersi ottime protesi, farsi la plastica e vivere agiatamente per il resto dei suoi giorni.

 Una volta l'anno ancora adesso porta i guadagni delle vendite di eroina al Polo Nord, dove abita quel distinto signore, il quale provvede subito a riciclare il denaro acquistando giocattoli.

 Il grasso signore (che ormai la piccola ex-fiammiferaia chiama confidenzialmente "babbo") indossa quindi un buffo costume rosso, carica la merce su di una slitta trainata da renne e va ad effettuare le sue consegne!

 Morale: ma allora Babbo Natale esiste!

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