L'angolo di Giovanni Binando » Umorismo

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Cenerentola

 C'era una volta una graziosa fanciulla che viveva con le sue sorellastre e la sua matrigna.

 Cenerentola (questo era il suo nome) era trattata sempre malissimo e le facevano sempre fare i lavori più orribili: stirare, cucire, cucinare, lavare i piatti, spaccare la legna, ristrutturare i tetti, scavare latrine, eccetera.

 Le sorellastre invece si divertivano un mondo, mangiavano, bevevano, andavano in giro per le piole a giocare a carte, rubavano, picchiavano le vecchiette e spacciavano droga.

 Anche la matrigna non si comportava molto bene con Cenerentola, anzi, stava già progettando di immetterla nel giro della prostituzione.

 Una notte Cenerentola ricevette la visita di una vecchia zia che entrò dalla finestra e le spiegò che avrebbe potuto aiutarla.

 La zia disse che era una fata e che adesso avrebbe fatto qualche incantesimo per farle un bel vestito, una carrozza e dei cavalli, nonchè un invito per la grande festa a palazzo reale, dove il bel principe stava cercando moglie.

 Cenerentola fu molto sorpresa nel sentirsi dire queste cose, perciò disse alla zia di sedersi un attimo per prendere un pò d'aria, mentre lei sarebbe andata a fare una telefonata.

 Prima che potesse chiamare l'ambulanza però, Cenerentola venne fermata dalla zia, che tirò fuori la sua carta di credito magica e disse:

 "Vieni con me: andiamo a fare spese !"

 Uscirono ed andarono a comperare un bellissimo vestito, una carrozza e due magnifici cavalli bianchi, quindi si recarono a palazzo.

 "Ma io non ce l'ho l'invito !" disse Cenerentola preeoccupata.

 "Non ti preoccupare !" rispose la zia, e l'aiutò ad entrare da una finestra.

 Cenerentola entrò nel palazzo reale e conobbe il principe: un marpione di prima categoria che, con la scusa di cercare moglie, si prendeva un sacco di libertà con tutte le fanciulle che gli capitavano a tiro.

 Infatti ci provò anche con Cenerentola, la quale, intimorita, disse:

 "Mi dispiace, ma devo andare via: devo rientrare entro mezzanotte!" (La più tipica delle balle che raccontano le ragazze quando non ci stanno).

 Cenerentola fuggì così precipitosamente che perse anche una sua scarpetta ed il principe, che la stava inseguendo bramoso, vi si inciampò e cadde.

 Persa ormai la sua preda, il principe decise di tenersi la sua scarpa (era infatti anche un pò feticista), anche se in genere erano ben altri i trofei che lui era abituato ad ottenere dalle sue vittime!

 Una volta arrivata a casa, Cenerentola si rese conto della cavolata che aveva fatto rifiutando di entrare nelle grazie del principe e decise di ritornare a palazzo a cospargersi il capo di cenere.

 Ma quando vi arrivò, trovò il principe che stava facendo una allegra orgia con le sue due sorellastre e che la cacciò in malo modo.

 Cenerentola tornò quindi alle sue umili mansioni casalinghe e visse in modo misero e squallido per il resto della sua vita.

 Morale: ogni lasciata è persa!

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