Shadow of the Demon Lord: episodio 3

Aperitivo zombie on the rock
Aperitivo zombie on the rock

Continua il diario di Wian, il PG del Langoliere, che potete trovare in versione integrale sul suo sito http://www.langoliere.net/blog/.

Wiam è rimasto alla locanda.

Io, Alderan e Mock ci avviamo verso il laghetto artificiale per fare quattro chiacchiere.
Mock ci segue a breve distanza, continua a trasferirmi una fastidiosa sensazione di controllo su Alderan.
Gli chiedo come è andato il suo primo anno quali difficoltà ha incontrato e cosa gli è piaciuto.
Lui mi dice che è stato sicuramente un anno complesso ma non ha voglia di parlarne perché considera la magia una cosa personale.
“So che mio padre ti ha chiamato perché pensa che io abbia dei problemi ma penso non sia una cosa che ti riguardi”, conclude.


“Ma chi può dire di non aver avuto problemi alla tua età, è normale, ci siamo passati tutti” gli rispondo io.
“Si ma voi adulti spingete sempre tanto attendendovi risultati che ritenete siano giusti ma solo dal vostro punto di vista”, replica lui.
“Alderan, io non sono mai stato genitore e soprattutto non sono nato “adulto”, se hai qualche cosa che ti angustia, a prescindere da quello che pensi di tuo padre, poi dirmela e rimarrà tra noi”.
Lui però, noto, che si sta incupendo.
Le sue risposte diventano semplici monosillabi.
Poi, improvvisamente, irrompe Mock che dice che è chiaro che il suo fidanzato sia turbato dalle mie parole che gli ricordano momenti difficili passati alla scuola e mi chiede di smettere.
Mi rivolgo a lei e le chiedo se lei ha voglia di fare quattro chiacchiere.
Mock mi guarda con il suo solito sguardo altezzoso e mi chiede cosa io voglia sapere.
“Guarda che non è certo un interrogatorio!” le dico io e le chiedo cosa faccia all’università.
“Sono l’aiutante della bibliotecaria” mi risponde, “come sicuramente saprai l’Università della magia conserva un’antica biblioteca di magici tomi e il lavoro di organizzarli e custodirli è decisamente oneroso”

La biblioteca dell’Università della Magia
La biblioteca dell’Università della Magia

“Un lavoro non semplice immagino, con tutta quella magia…” la incalzo.
“Già anche perchè nella biblioteca sono conservati volumi sa di magia buona sia di magia cattiva” conclude lei.
“E come vi siete conosciuti?”
“Lui doveva fare una ricerca su un certo tipo di magia e gli servivano alcuni volumi particolari, e visto che la capo bibliotecaria era impegnata mi ha affiancato perr dargli una mano”
“Quindi tu non utilizzi magia?” le chiedo.
“No, assolutamente, anzi riteno che per usare la magia si debba essere portati, ne sono affascinata ma non riesco ad applicarla, ma Alderan è ricco di talento e sono contenta di poter essere al suo fianco”
“Beh, considerato il momento difficile che ha vissuto alla scuola sono contento che abbia trovato una persona come te che lo aiutasse”
“Già, gli insegnanti della scuola sono dei bigotti conservatori, capaci solo a castrare gli entusiasmi dei ragazzi incatenandoli con le loro regole” si infiamma lei.
“Alderan si è sempre spinto oltre è questo che mi piace di lui ma è anche la cosa che gli ha procurato gravi punizioni da parte degli insegnanti”
“Dunque questo sarebbe il motivo del suo incupimento? La non accettazione da parte dei professori?”. Chiedo.
“Si, infatti, il continuo boicottaggio per non parlare della loro invidia lo hanno colpito profondamente arrivando da persone che lui stimava”.

Rigore e Severità
Rigore e Severità

“Immagino” dico “ma su che tipo di magia si è concentrato Alderan?”
“Ma, non so” risponde lei “Io gli passavo per lo più i libri, non che ne capissi molto, ricordo solo qualcosa riguardo alla magia elementale”
“Uhm, gli insegnanti dunque, beh, ma cosa non gli piaceva? Non per altro perché in qualità di suo padrino potrei seriamente andare a dire due parole a questi simpatici soggetti”
“Ma in realtà la situazione è più legata al fatto che i ritmi e le diverse lezioni avessero orari molto stretti e ciò non gli permetteva di approfondire i suoi interessi e gli insegnanti non erano disponibili a dispensarlo in alcuno modo”. Risponde lei con prudenza.
“Capisco e quindi tu non sai cosa nello specifico innervosiva i suoi insegnanti?”
“No, e poi su certe cose io non sono mai voluta entrare, perché hai potuto notare anche tu quanto lui sia sensibile e io non ho voluto fare lo stesso errore che hanno fatto il padre e gli insegnati standogli troppo sul collo. Non voglio rischiare di perderlo.”
“E tu pensi che ci sia qualcosa da dire al papà per cercare di far loro recuperare un rapporto?”
“No, il padre è un bieco individuo zotico e pieno di soldi”
“Pur concordando su molti aspetti di questa tua analisi comunque mostra di tenerci a lui ed è preoccupato”
“Ci tiene nella misura in cui teme solo a che la sua immagine non abbia a soffrire”
Mentre lei mi parla mi sembra oggettivamente incredibile che la ragazza che è nata come sua assistente bibliotecaria e che poi è diventata la sua ragazza non abbia idea di che libri gli passasse e che dissidi avesse lui nei confronti dei suoi insegnanti.
La sua versione pur manifestando pesanti contraddizioni non lascia spazio ad approfondimenti per i suoi continui diversivi, si sta difendendo, è chiaro.
Mi rendo conto che qualunque obiezione porterebbe ad una totale rottura.
La sua fermezza e il suo cipiglio non collimano con la sua età, sembra quasi che in lei alberghi una personalità molto più avvezza ed esperta.
Intanto Alderan è qualche passo davanti a noi.
Prima di giungere alla fine della nostra “camminata” le dico, cercando di farmi sentire anche da Alderan, “Spero che sia chiaro che io sono qui non per fare un piacere al padre, ma per Alderan, sono contento che in tali momenti di difficoltà abbia incontrato una persona che lo ha aiutato e fammi sapere se c’è qualcosa che io possa fare per rendere Alderan più sereno e aiutarvi nel vostro rapporto.”
“Ti ringrazio, valuterò la tua proposta” mi risponde lei.
Mock prende da parte Alderan e si allontana verso la villa e mentre io aggiorno Gianus (soprattutto dei miei sospetti sulla ragazza) vedo due cavalli che vanno via con i due ragazzi in groppa.

Mentre io giro intorno al lago con Alderan e Mock, Sterco e Gabe ne hanno approfittato per girare per casa (scortati a vista però)!
Gabe guarda con una faccia un po’ strana Sterco, lui lo guarda e si accorge che l’usuale ticchettio si sta progressivamente rallentando fino a smettere del tutto.
Gli occhi si spengono e diventano vitrei e Sterco cerca di capire cosa è successo.
Le guardie che trovano la situazione allarmante si avvicinano per capire cosa succede.
Sterco li guarda con faccia interrogativa.
Si ricorda che dietro al mantello, in mezzo alle scapole c’è uno sportello.
Lo apre ma la chiave non c’è più.

La schiena di Gabe
La schiena di Gabe

Sterco non sa più che fare e chiede alle guardie se gli possono dare una mano e lo aiutano a trovare un posto dove metterlo al sicuro.
Le guardie lo guardano con disprezzo, caricano l’automa su un carretto e portano Gabe nelle stalle.
Sterco sa che Gabe deve essere ricaricato in fretta altrimenti l’anima rischia di svincolarsi e, sconvolto dalla sparizione, corre verso il patio per raccontarci l’accaduto.
Immonhem, Tatana e Scarlet stanno parlando con Gianus quando sopraggiunge Sterco in mazzo a loro e, con voce concitata, dice: “Gabe non parte più!”.
Tatana gli risponde stupita: “Perchè, dove doveva andare?”
Per un lungo momento tutti si guardano interdetti, alcuni con malcelato imbarazzo.
Gianus gli dice che è giusto che un oggetto del demonio sia stato abbandonato dalla sua anima dannata.
Finita la chiacchierata con Gianus trovo Sterco sull’orlo di una crisi di nervi e vengo aggiornato a proposito di quanto accaduto a Gabe.
E, mentre chiedo a Gianus un carro con cavallo per portare via Gabe, Scarlet, Tatana chiedono al compagno cosa stesse facendo Gabe quando si è bloccato e lui dice che gli è parso stesse indicando qualcosa.
Loro si fanno portare da Sterco dove Gabe si è bloccato e vedono un quadro dove ci sono ritratti Gianus, la moglie (che so essere morta di Tubercolosi) e il figlio e un giovane padre Solomon.
La nana analizza il quadro e nota che mancano due falangi all’anulare di padre Solomon cosa che non le risulta dall’incontro con padre Solomon.
Tornano da me e Gianus e chiedono al padrone di casa se Padre Solomon avesse un anulare con meno falangi, lui cade dalle nuvole.
Andiamo tutti a controllare il quadro e dice che non lo aveva mai notato e non sa come lo avesse perso ed è da almeno un mese e mezzo che non lo vede.
Noi diciamo che lo abbiamo incontrato e siamo sicuri che allora le falangi ci fossero tutte.
“Un miracolo?” – azzarda lui.
Ci dice che Ilda, l’affabile proprietaria del Mulo Zoppo, un tempo era stata la sua perpetua e sa tutto.
Chiedo al mio amico se non sa dove siamo andati i due giovani, mi risponde che non sa e si lamenta un po’ delle abitudini dei due ragazzi.
Tatana chiede in merito ai tafferugli e ai ferali, e chiede se gli autori dei tafferugli potessero essere amici di suo figlio.
Il padre esclude categoricamente dicendo che il flglio non frequentava nessuno ma sa dal Connestabile che ci sono stati dei balordi in paese e ci dice di rivolgerci pure a lui.
Riguardo ai ferali gli è stato riferito di persone che si sono lamentate che due o tre notti fa, vicino alle foreste, si sono sentiti dei versi raccapriccianti ma, aggiunge: “Di notte, capite anche voi, nessuno si sarebbe azzardato a controllare”.
Esclude comunque attacchi alla sua villa.
Gianus mi chiede nuovamente cosa ne penso del figlio e se ci sono speranze di recupero, io gli dico che la speranza c’è ma lui deve cercare di trovare il modo di parlargli senza la presenza della ragazza.
Lui mi ricorda quanto gli costa la scuola ed io, conoscendolo, gli ricordo quanto prestigioso sia avere un mago nella propria famiglia.
Il padre è preoccupato del suo possibile scarso rendimento e ci ricorda che, a parte i suoi primi tre mesi, lui, dalla scuola non ha più nessuna notizia.
Gli proponiamo di accompagnare il figlio alla fine delle vacanze ma lui ci replica che i suoi affari non permettono di prendersi quel tipo di vacanza.
E’ molto contrariato dal comportamento del figlio, che non pare per nulla riconoscente.
Non si capacita anche del fatto che la ragazza pur essendo tremendamente al di là delle possibilità del figlio non gli pare essere interessata ai suoi soldi.
Io gli dico che ho lanciato alcune esche e che aspetto fiducioso.
Ci saluta e noi andiamo.
Parliamo tornando alla locanda discutendo del mio colloquio con i giovani.
Discutiamo a proposito del mio colloquio e della figura di Mock.
Decidiamo che dobbiamo scoprire dove vanno tutti i giorni i due giovani.

Aprendo la porta della locanda vediamo Helmut che litiga con Ilda su una ricetta, questo mentre il figlio di lei si batte le mani sulle orecchie.
Helmut è ritornato dalla sua missione per la ricerca di alcuni suoi ingredienti per una ricetta memorabile che Aristide, il mio factotum e cuoco, gli aveva chiesto.

Il famoso ricettario di Aristide
Il famoso ricettario di Aristide

Chiedo a Helmut se ha avuto difficoltà a trovarci.
Lui risponde che, a parte il nome della locanda, nessuno.
Wain e Sterco portano Gabe in stanza e, nel mentre, Wain viene aggiornato sull’accaduto.
Ilda ci porta il suo “famoso” stufato e ci versa una strana brodaglia.
Chiediamo a Ilda in merito alle dite del prete e lei ci dice che lui si tagliò una falange per mostrare la sua fede ai fedeli scettici.
L’umorismo di Tatana  in merito alla fede di Solomon (qualcosa riguardo al fatto che tagliandosi l’anulare lui così la fede l’avrebbe persa) non è apprezzato da Ilda che si chiude in in indignato silenzio che solo 10 monete di rame riescono ad aprire.

Scarlet le dice che la falange è ricresciuta, Ilda risponde che non le pare proprio ma, se così fosse, si tratterebbe sicuramente di un miracolo.
Ci dice quindi che, pur essendo sempre un severo uomo di fede, ultimamente è meno appassionato e molto sfuggente.
Spesso si assenta ed è frequente che la messa, escludendo i giorni importanti, venga detta da un vicario.
La reliquia è qui da parecchi anni e padre Solomon si era spinto in un lungo viaggio fino alla capitale dell’Impero, dove ogni anno si tiene un’asta di reliquie in genere, e lui che veniva da una famiglia nobile aveva investito parte del suo patrimonio per comprare la falange che era di Astrid.
Astrid è la santa, sacrificatasi per il popolo, colei che ha portato la nuova religione.
“Come mai ha smesso di farle da governante? ”
“Lui era molto rigoroso e aveva giudicato che io fossi una distrazione per la fede” ci risponde lei.
Questo è avvenuto molti anni fa.
Gli chiediamo se sa dove va padre Solomon quando si allontana e lei ci risponde che non ne ha idea ma sa che rimane fuori per parecchi giorni.
Gli chiediamo di Edgar, il ragazzo aggredito e scappato dalla chiesa, ma lei dice di non conoscerlo.
Chiacchieriamo anche del gruppo di sobillatori che sono stati arrestati.
Ilda ci dice che c’è stato uno scontro la sera prima del nostro arrivo, tra 5 forestieri e alcuni locali, uno dei forestieri ha colpito il connestabile con un coltello e poi 4 di loro sono stati arrestati e uno è scappato.
Ci alziamo da tavola che sono le 3 del pomeriggio.

Andiamo dal connestabile, un uomo dalla faccia bonaria, ma accigliata, e dal braccio fasciato.

Il connestabile
Il connestabile

La sua armatura è decisamente poco coprente e decisamente malandata, la sua forma fisica è pure peggio.
Mi presento, gli faccio il nome di Gianus e gli chiediamo degli scontri del giorno prima.
Lui ci racconta dello scontro dove lui si è ferito, dei 4 catturati e del fuggitivo.
Scarlet chiede se ci può descrivere quello che è scappato e la descrizione somiglia molto a Edgar.
Non appena salta fuori il nome di Edgar e gli imprigionati si agitano parecchio, soprattutto uno, che si rivela il capo, sferra un poderoso calcio alle sbarre che danno seri segni di cedimento.

La prigione
La prigione

“Edgar! Quel bastardo che ci ha promesso un guadagno facile” urla.
Diciamo al connestabile che noi, Edgar lo abbiamo visto e potremmo trovarlo.
“Portatecelo. Che lo ammazziamo!” continua ad urlare.
Ci dicono che Edgar era il loro contatto per rubare in chiesa.
Gli diciamo che, dopo il loro arresto, Edgar ha continuato la missione in solitario.
Questo li fa arrabbiare ancora di più.
Gli chiedo se sono interessati a rivedere Edgar.
Loro mi dicono che se glielo riportiamo sanno cosa fargli.
Gli chiediamo di darci degli indizi e loro ci dicono che Edgar ha un campo nel quale loro si sono coordinati per il furto ma si rifiutano di dirci dove sia.
La nana, che un tempo era una malvivente, si accorge di un tatuaggio a forma di di teschio, il segno della Santa Blanca, hanno un concetto di onore molto forte e sa che per avere dei favori bisogna affrontare un combattimento.
Tatana, dopo molte resistenze da parte del connestabile, superate solo da un discorso in privato tra lei e lo stesso connestabile, riesce a fargli accettare l’idea di mandarla dentro alla loro cella per parlare.
Scarlet assicura inoltre che, nel caso, lei avrebbe la possibilità di curare le ferite della nana.
Il connestabile chiede allora di essere curato per provargli che Scarlet ha i poteri che dice di avere.
Lei gli assicura che, nel caso la nana, esca indenne, offrirà il suo miracolo a lui.
Tatana si toglie le armi, noi sfoderiamo le nostre, la prigione viene aperta, la nana entra e subito dietro di lei viene richiusa la cella.
Rufus, il capo del gruppo, l’accoglie con un allegro e conviviale pugno di benvenuto ma colpisce la sua armatura e non le fa nulla.
Lei afferra uno sgabello e lo colpisce ferendolo leggermente.

Il temibile sgabello di Tatana
Il temibile sgabello di Tatana

Curioso modo di parlare, penso.
Poi ci riprova e lo manca, lui la carica, l’afferra e la scaglia contro il muro, lei le tira lo sgabello in testa e lo ferisce più seriamente.
I suoi fanno per intervenire ma lui li blocca con una mano.
L’idea di Tatana aveva quindi un certo fondamento ora deve solo sopravvivere per poter dire “Ve l’avevo detto io!”
Intanto, senza farsi notare, Sterco estrae il pugnale e lo tiene nascosto, preparandosi ad intervenire in caso la situazione precipitasse.
Rufus intanto incombe su Tatana e l’afferra, ma lei gli tira un’altra sgabellata in faccia.
Sanguina copiosamente, prova a colpirla ma in realtà le blocca lo sgabello, lo lancia contro il muro e le posa un braccio sulla spalla.
Riconosce il suo valore e si accorda con lei che se glielo lasciamo uccidere ci dice dove è possibile trovarlo.
Ci racconta come è andata, di come Edgar li abbia contattati per un guadagno facile e del suo tradimento.
Non sono per nulla preoccupati del fatto di essere in cella e sussurrano all’orecchio di Tatana che non resteranno lì a lungo.
Ci dice dove è il loro accampamento, sono tre tende.
Tatana esce e, come promesso, Scarlet lancia un incantesimo di cura sul braccio del connestabile.
Lui, esterrefatto, la ringrazia.

Usciamo e andiamo in chiesa dove troviamo il vicario che ci dice che padre Solomon è in pellegrinaggio e tornerà tra una settimana.

Vicario
Vicario

Rimaniamo stupiti, gli chiediamo se sa dov’è padre Solomon e lui risponde di no, anzi, siccome non pensa di tornare presto gli ha dato un libretto con le funzioni e gli ha detto come e quando fare le funzioni.
Gli chiediamo del dito e lui ci dice che no, la falange non è ricresciuta e ci fa vedere un quadro nella stanza di Solomon che ritrae lui e Solomon, in effetti, manca un pezzo del dito.

Sono le cinque del pomeriggio, saliamo a cavallo e andiamo verso il luogo che ci è stato indicato per raggiungere l’accampamento dei ladri.
Si trova all’interno della foresta.
Andiamo all’accampamento, vediamo le tre tende. leghiamo i cavalli e Sterco va avanti.
Si avvicina a una tenda e sente un terribile olezzo, per cui torna immediatamente indietro molto spaventato.
Appena torna io percepisco su di lui una residuo di magia necromantica.
Scarlet passeggia tra le tende e non percepisce vita quindi apre una tenda e un ammasso putrescente le salta addosso e la morde sulla spalla.
Ne esce un secondo e si avventa su Tatana mordendola.
Sono Non-Morti!

I Non Morti
I Non Morti

Anche dalle altre tende ne escono alcuni, in totale sono 6, non sono veloci ma sono pericolosi.
Scarlet si accorge che il Non-Morto che l’ha attaccata somiglia incredibilmente a padre Solomon.
Helmut carica il Non-Morto che ha colpito Scarlet e lo scaglia via.
Il Non-Morto che aveva attaccato Tatana affonda ulteriormente i denti.
Scarlet evoca un aculeo dal terreno e colpisce il Non-Morto che ricorda padre Solomon.
Tatana anche colpisce il suo Non-Morto e lo ferisce.
Sterco impugna la fionda e colpisce uno dei 6 Non-Morti che ci sta accerchiando.
Io avviso Immonhem delle mie intenzioni e gli chiedo di badare alla mia protezione perché immagino che i miei compagni potrebbero attaccarmi, e comincio a trasformarmi in Mock.
Appena ho completato la trasfromazione urlo “FERMATEVI NON SONO LORO CHE DOVETE ATTACARE!”.
Gli Zombi non reagiscono ma in compenso riesco a distrarre tutti i miei compagni.
Helmut manca il colpo, due Non-Morti vengono verso di me e Immonhem li ferma, conficca la spada in uno ma viene colpito da entrambi.
Il Non-Morto Solomon nonostante i colpi subiti attacca Hemlut.
I due zombi continuano a provare ad attaccare Immonhem ma lo mancano.
Altri due zombie si avvicinano a Sterco.
Tatana con un urlo stacca la testa ad un Non-Morto uccidendolo.
Helmut colpisce il Non-Morto Solomon che, con un ghigno si gira, e con una mano gli graffia profondamente il volto.
Immonhem cerca di estrarre la spada dal Non-Morto ma non ci riesce, lui lo ferisce leggermente.
Scarlet manca il colpo successivo.
Io, nelle sembianze di Mock, lancio un’esplosione di fuoco, faccio evaporare un Non-Morto ne incenerisco un altro e un terzo prende fuoco però non cade.
Scarlet colpisce lo Zombie Solomon, anche Tatana lo aggredisce e il suo colpo lo finisce.
Non appena Solomon cade tutti gli zombie rimasti crollano.
Finiti i combattimenti tutti si voltano verso di me con sguardi non troppo amichevoli, Immonhem si para davanti a me assumendo una posizione di difesa con spada sguainata.
Helmut mi punta un bastone, Scarlet sembra recitare un incantesimo, Sterco urla nel panico.
Io comincio a spiegare la mia natura particolare.
Sterco continua ad urlare in preda al panico.
Alla fine gli altri sembrano comprendere anche se ovviamente non mancano di chiedere alcuni chiarimenti, tutti tranne Sterco che continua ad urlare.
Torno alla mia forma usuale e cominciamo a discutere sul da farsi.
Tatana vuole portare il corpo del prete al connestabile e spiegargli cosa è accaduto. Tutti la guardiamo pensando a come la potrebbe prendere: ognuno immagina il suo possibile scenario e tutti finiscono male, alcuni tremendamente male.
Scartiamo la proposta a larga maggioranza.
Tatana resta dell’idea che gli altri debbano saperlo per capire che il nuovo padre Solomon è anche lui un Changeling.
In effetti è probabile, considerando anche la descrizione fatta da Edgar ma decidiamo che è meglio provare a ferire con qualcosa di ferro il finto Solomon che spiegare a tutti in paese come mai dei forestieri gli portano il corpo del loro amato reverendo orrendamente mutilato.
Controlliamo lo zombie che ci ricorda Solomon e si, è proprio lui, falange mancate (quindi alla fine la falange non c’era), segno dell’anello, tutto corrisponde, sembra che sia stato catturato quando era a casa, visto che il Non-Morto indossa una giacca da camera.
Analizziamo gli altri Non-Morti e ci par che tutti abbiano tra i 30 e i 40 anni ma non li riconosciamo e comunque sono in avanzato stato di composizione, maggiore di quello che si vede su Solomon.
Scarlet ci dice che è probabile che Solomon sia stato il primo ad essere trasformato e gli altri, forse i cadaveri del suo stesso cimitero, siano stati vincolati a lui.
Controlliamo le tende ma non troviamo nulla, guardiamo anche intorno al campo e scopriamo due serie di impronte di cavallo e Tatana segue le tracce.
Prima di partire rilancio la percezione della magia e percepisco che l’incantesimo di Necromanzia utilizzato pare non essere stato completato correttamente.
L’incantesimo comunque è stato eseguito qui.
Il tentativo magico mostra una decisa goffaggine, la cosa mi puzza di Alderan e della sua rossa amichetta.
Seguiamo Tatana, che cerca le tracce, ma è sera.
Arriviamo a fiancheggiare la città e Tatana ci riferisce che le orme si stanno facendo difficili da seguire e che quelle che vede portano al cimitero dietro la chiesa.
Scendiamo da cavallo, entriamo nel cimitero che è tenuto malissimo e notiamo che ci sono cinque tombe con terra smossa, corrispondono.
Ne apriamo una e vediamo che la tomba è stata scoperchiata.

E’ stata una giornata indubbiamente pregna di eventi e siamo stanchi e feriti: dobbiamo riposare.
Torniamo alla taverna cena con il “meraviglioso” stufato di Ilda e nanna.
Domani ci aspetta il pedinamento dei due piccioncini.

Piccioncini
Piccioncini

Tatana, prima di addormentarsi mi sussurra: “Sarebbe bello trovare un negozio di armi…”.
Immagino già cosa sognerà.

Armeria onirica
Armeria onirica

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