Il diario di Brakko – Sessione 21

Ragno gigante non morto
Ragno gigante non morto

Daggerfall e dintorni

Dopo gli scontri avevamo bisogno di riposare un po’. A questo bisogna ammettere che non aveva senso abbandonare tutto quell’equipaggiamento ritrovato, per cui lo abbiamo esaminato con calma e ce lo siamo spartito.

Eravamo d’accordo a continuare ancora un po’ l’esplorazione, quindi ci siamo rimessi in marcia riprendendo ad avanzare cautamente nel corridoio ancora inesplorato.

Ci siamo inoltrati nei corridoi in pietra, con molta cautela, fino a quando Aias non ha individuato dei detriti sospetti. Sembravano pezzi di calcinaccio o di muro, come se fosse stato scavato in precedenza un passaggio su di una parete. Non abbiamo trovato niente ad un primo esame, ma poi grazie alla acuta visione notturna di Skar, abbiamo visto nell’oscurità del movimento proveniente da un largo buco nel muro … qualcuno con un arco.

Come al solito Skar è partito alla carica prima che chiunque potesse organizzarsi. Il barbaro si è buttato nell’oscurità, ma non appena ho acceso le mie luci danzanti ho illuminato gli avversari: due elfe oscure armate di arco che stavano per bersagliarci.

Siamo intervenuti in aiuto di Skar, mentre le avversarie sono arretrate, colpendo con una freccia Aias, che è rimasto paralizzato per un bel po’. Passando dall’apertura nel muro (i detriti venivano evidentemente da lì) abbiamo visto le due vicino ad un mostruoso ragno dall’aspetto inquietante, con gli occhi trasparenti e circondato da una specie di oscurità fluttuante.

Skar e Bai si sono avventati sul mostro, mentre le due elfe sono balzate agilmente in un pozzo dietro di loro. Il combattimento è stato breve ma molto feroce: i nostri combattenti hanno fatto a pezzi il mostro, ma non prima che Skar venisse morso. L’ho visto sbiancare, il veleno del ragno ha fatto effetto ed il mezzorco è apparso subito indebolito dalla febbre che lo ha pervaso. Erlian lo ha esaminato ed ha dedotto che il veleno richiederà davvero molto tempo per guarire, a meno di un miracolo di Lathander. Il sacerdote ci ha  promesso che avrebbe interceduto in modo da curare Skar e la cosa ci ha rassicurati.

Indecisi se buttarci all’inseguimento ci siamo guardati intorno: in un angolo stava una umana legata ed imbavagliata. Siamo subito accorsi in suo soccorso, l’abbiamo liberata e rinfrancata. Si chiama Noname, e viveva in uno dei piccoli villaggi dei dintorni. E’ stata rapita nottetempo da un gruppo di drow, e con lei tutti gli abitanti del sui villaggio. Era tenuta prigioniera e stava cercando di scappare ma è stata appena ricatturata e la stavano per riportare con gli altri. Fortunatamente siamo arrivati noi.

Noname ci ha raccntato delle sue disavventure, e soprattutto ci ha fornito molte informazioni preziose sui drow che l’hanno rapita. Innanzi tutto i drow sono in piena lotta intestina tra i seguaci di Lolth, che abitavano questa zona, ed i seguaci di Kiaransalee, divinità sua avversaria. A quanto pare i seguaci di Lolth hanno perso di recente le proprie capacità magiche e questo ha ampiamente favorito gli avversari, che stanno avendo il sopravvento ed hanno conquistato il controllo della zona.

La grande sacerdotessa albina di Kiriansalee sta studiando un maleficio che le dovrebbe consentire di trasformare in non morto i cadaveri di ampie zone. Se riuscisse in tale intento avrebbe poi a disposizione un enorme esercito senza paura, fedele e spaventoso, che le consentirebbe di seminare morte e terrore ovunque.

Questa notizia ci ha fatto riflettere sull’opportunità di continuare l’esplorazione (e cercare di raggiungere le due drow che ci sono sfuggite) o se invece tornare ad avvisare Daggerfall del pericolo imminente.

A questo punto abbiamo discusso un po’, ma alla fine il buon senso ha prevalso sull’audacia ed abbiamo deciso di avvisare, prepararci meglio e tornare l’indomani.

Siamo tornati quindi a Daggerfall, e, durante il viaggio Noname ci ha raccontato tutto quel che si ricordava delle zone che non abbiamo ancora esplorato, esseri mostruosi lasciati di guardia (immancabili ragni, drider e schifezze di ogni genere), trappole, ragnatele pericolosissime e pericoli di ogni genere, un buco nel pavimento e uno strano anello vicino ad esso.

Tornati in città abbiamo salutato Noname e poi siamo riusciti a vendere parte dell’equipaggiamento superfluo ad un prezzo quasi decente, ottenendo sufficiente denaro per prendere una bellissima armatura completa per Erlian.

Riepilogo per futura memoria:

Oggetti venduti

  • [2350] 2*Armatura Cuoio Borchiato +1 (leggera +4CA – penalità 0 – fallimento inc. arc. 0)
  • [120] Scudo Grande Metallo Perfetto (+2CA penalità -1)
  • [120] Ascia Bipenne Perfetta (1d12 – 20×3 – +1TC – 2mani)
  • [110] Pugnale perfetto 
  • [600] Mezza armatura di Erlian 
    • Prezzo ottenuto: 3300*80%=2640MO

Oggetti acquistati

  • [1500] Armatura completa per Erlian (+8CA destrezza+1 penalità -6)
  • [50*6] Pozioni Cura Ferite Leggere
  • [300*2] Pozioni Cura Ferite Medie
  • [50*4] Antitossina
  • [20*2] Fuoco dell’alchimista
    • Spesa totale 2640MO

Ci siamo quindi riposati a dovere ed il giorno dopo siamo tornati all’esplorazione, con cautela.

Siamo scesi nel pozzo, dove stranamente non abbiamo incontrato resistenza. Forse i drow non si aspettavano che noi tornassimo così presto, o forse si fidano delle creature che ci aspettano nell’oscurità. In ogni caso alla prima grotta che abbiamo incontrato ecco il primo ostacolo: due enormi ragni! Stavolta però eravamo pronti: li abbiamo aspettati all’ingresso della stanza ed i nostri due picchiatori li hanno letteralmente fatti a pezzi (Bai, con le sue due katane, fa davvero paura!), e grazie al nostro supporto ne siamo usciti senza un graffio.

 

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