Il diario di Brakko – Sessione 18

Leone crudele
Leone crudele

Daggerfall e dintorni

Effettuata la “consegna” di Naalandra non ci resta che proseguire il nostro viaggio, alla ricerca del portale che dovrebbe consentirci di mettere in ulteriore difficoltà chi stia cercando di trovarci dopo le disavventure a Suzail, e soprattutto di raggiungere la torre del mago Ferrand!

Le informazioni che abbiamo avuto sul portale non sono molto incoraggianti: innanzi tutto Randall, pur essendo molto grato e disponibile, non è in grado di fornirci supporto per andare alla ricerca del portale. Approfittando della situazione in corso nella zona dove dovrebbe trovarsi il portale ci sono state incursioni e razzie da parte di gruppi di drow e al momento Randall non è neppure stato in grado di intervenire o indagare approfonditamente.

Ci siamo offerti di cooperare, indagando noi per conto suo, intanto che andiamo alla ricerca del portale. Randall è stato molto contento a questo punto di fornirci supporto, fornendoci l’accesso ad una piccola ma utile scorta di pozioni di cura (2 CFM a testa!), un compenso di ben 5000 pezzi d’oro ed il supporto di guide che ci avrebbero indicato l’ubicazione delle cripte dove si dovrebbe trovare il portale, nelle fondamenta della fortezza abbandonata di Dodriel.

Dopo essere stati scortati alla base delle colline del Pugnale abbiamo salutato le guide, che ci hanno indicato l’ingresso che avremmo potuto utilizzare, e ci siamo dati con loro appuntamento in un luogo più sicuro.

Eravamo davanti un portale in pietra. Ci siamo subito messi ad esaminare con cura la presenza eventuale di trappole (la parola “drow” ci ha instillato una certa dose di prudenza), e, non trovandone, abbiamo aperto con relativa facilità e siamo entrati.

Ci siamo ritrovati in una stanza dalle pareti di pietra, dove erano presenti cianfrusaglie e sporcizia, resti di accampamenti di probabili vagabondi. Non abbiamo notato nulla di strano per cui abbiamo cominciato ad esplorare con estrema cautela. Abbiamo trovato alcune stanze quasi vuote, con l’eccezione di sarcofagi in pietra che abbiamo esaminato con cura uno ad uno. Contenevano resti umani ridotti a scheletri ricoperti di stracci (tre alla volta, non saprei dire perché).

Ci siamo quindi inoltrati in un corridoio, che terminava con una porta doppia in pietra, chiusa da una catena. Dopo aver verificato accuratamente che non vi fossero pericoli, Aias ha provato a scassinarne l’ingresso ma evidentemente lui non è “uno che riesce al primo tentativo”. Ci ha pensato Bai, con un colpo di spada magistrale a rompere la catena (nota: dobbiamo ricordarci di portare con noi un’ascia per situazioni simili, ho un po’ di timore che le spade non siano fatte per questo genere di cose).

Proseguendo in un altro corridoio abbiamo trovato i corpi di ben 5 drow, morti, che portavano segni di colpi di balestra e colpi contundenti. Probabilmente si trattava di una banda di drow che è stata uccisa da qualcuno ancora presente in queste cripte (lo presumo io, visto che la catena era posta all’interno del corridoio). I drow morti avevano su di loro alcuni simboli che Erlian ha identificato come simboli di Lolt … la dea-regina ragno. Niente di positivo, proprio niente!

Ad un certo punto incontriamo una porta che sembrava essere stata intonacata e scassinata di recente. Dava in una grande stanza, buia, per cui questa volta ho provato ad entrare per primo io, che in penombra riesco a vedere meglio degli altri.

Non appena ho messo piede nella stanza però un glifo magico si è attivato e sono apparsi immediatamente due enormi leoni dall’aspetto tutt’altro che amichevole, anzi, piuttosto crudele!

Grazie ai numerosi anni di circo mi son salvato con una elegante capriola all’indietro e sono immediatamente intervenuti Bai e Lynn. Che male! I due leoni hanno cominciato a tirare delle zampate pesantissime ed in pochissimo tempo hanno ridotto in fin di vita i nostri due coraggiosi. Stavolta però ci siamo comportati abbastanza bene come gruppo, Aias si è riuscito a portare alle spalle dei due mostri e, prendendoli dai due lati, con Erlian ed io che supportavamo e curavamo come pazzi, siamo riusciti a portare a casa la pelle (nostra) ed un sacco di cicatrici.

Lo stanzone conteneva un gran numero di sarcofagi, questa volta però alcuni di loro contenevano anche alcuni oggetti interessanti (una catena d’argento con seleniti [600mo], un anello d’oro con una pietra nera [900mo]ed un collare ingioiellato[350mo], e soprattutto una bacchetta ed una lancia corta che ho individuato come magici).

Viste le nostre condizioni attuali potrebbe essere forse il caso di non addentrarci troppo e rientrare a Daggerfall per recuperare.

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