L'angolo di Giovanni Binando » Umorismo

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La bella addormentata

 C'era una volta una principessa molto bella che era affetta da un terribile male: era allergica ai pollini.

 Tutte le primavere doveva chiudersi in stanza perchè altrimenti poteva succedere di tutto.

 Una volta era venuta a contatto con del polline di ortica e si era grattata per una settimana, un'altra volta aveva annusato un papavero e si era fatta come un cammello; non vi dico cosa era successo quando accidentalmente fiutò del polline di prugna (ma potete immaginarlo !).

 Per uscire dal castello le era stata costruita una carrozza blindata a chiusura ermetica con aria condizionata e vetri antiproiettile.

 Un giorno di aprile stava recandosi a trovare i suoi parenti dall'altra parte del bosco, quando improvvisamente spuntò da una via laterale un carro che non diede la precedenza a destra.

 L'impatto fu tremendo, la carrozza si rovesciò e la principessa venne sbalzata fuori, fece un volo di oltre cinque metri ed atterrò sul carro.

 L'urto fu completamente assorbito dal carico di camomilla che conteneva, ma la bella cadde immediatamente in un sonno profondo.

 Il conducente del carro, che non era assicurato, vide che l'autista della carrozza era morto, quindi prese la principessa in braccio e la scaricò in mezzo alla strada e partì di gran carriera.

 Di lì a poco passò un giovane principe a cavallo, che vide la bella principessa addormentata e si avvicinò.

 Provò a chiamarla, poi a scuoterla dolcemente, poi a urlare, a schiaffeggiarla ed a prenderla a calci.

 Niente!

 "Proviamo con un bacio !", pensò, "Nelle favole funziona !".

 Si chinò su di lei, chiuse gli occhi, le accarezzò dolcemente il viso e le diede un lungo ed appassionato bacio.

 Nel frattempo era sopraggiunta una vecchina che, vedendo la scena disse:

 "Giù le mani, maniaco!" ed incominciò a picchiare il principe con l'ombrello.

 Il giovane principe, che stava incominciando a prenderci gusto, si sentì molto offeso e rattristato da questa accusa, quindi cercò di giustificarsi:

 "Ma ... signora! Ahia! Ecco ... veramente, io ... ahi! Io non ... Ahia! E la smetta! Basta!"

 Ma la furia omicida della vecchietta non accennava a placarsi, quindi il principe estrasse la spada ed iniziò a duellare.

 Con abili finte ed un paio di stoccate ben assestate, il principe fu presto disarmato e messo in fuga, quindi la vecchietta, che era anche un pò arteriosclerotica, si dimenticò della bella addormentata e si avviò per la sua strada.

 Non passò più nessuno e durante la notte la bella fu sbranata dai lupi.

 

 Morale: chi dorme non piglia pesci.

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